«La testa di Zen nel ferro da spiedo»

Domenica 30 Aprile 2017
«La testa di Zen nel ferro da spiedo»
All'indomani della sparatoria nel Trevigiano, Massimo Zen lo aveva detto: «Ho paura, temo ritorsioni nei miei confronti e sono preoccupato per la mia famiglia». Ma ora si è passati alle minacce di morte: la Battistolli, l'azienda di vigilanza privata per cui lavora il 47enne di Cittadella, avrebbe ricevuto una lettera in cui si giura vendetta contro il ranger e i suoi colleghi. «Vi porteremo la testa di Massimo Zen infilata in un ferro da spiedo, pagherete anche voi per il bastardo del vostro compagno che ha ucciso Manuel» il messaggio minaccioso contenuto nella missiva, ricevuta a pochi giorni dallo scontro a fuoco in cui Zen, sabato 22 aprile, sparò tre colpi di pistola contro l'auto sulla quale Manuel Major, 36enne giostraio, stava fuggendo assieme a due complici dopo aver fatto esplodere tre sportelli bancomat. Il testo della lettera giunta via mail è stato reso noto ieri al convegno sulla legittima difesa a Martellago, nel Veneziano, organizzato dal sindacato di polizia Coisp. Tra gli ospiti c'erano il capo della polizia Franco Gabrielli e il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri. Ma è stato l'intervento di Roberto Zancan, il titolare della gioielleria di Ponte di Nanto presa d'assalto dai banditi cui seguì la scontro a fuoco in cui morì Albano Cassol, ferito da un colpo sparato dal benzinaio Graziano Stacchio (anche lui presente ieri), a rivelare la notizia. Una condizione, quella del timore di azioni vendicative, che Zen aveva previsto già nei giorni scorsi quando aveva avanzato l'ipotesi di richiedere una forma di tutela per sé e per i suoi familiari. Il 47enne è indagato dalla Procura di Treviso per omicidio e nei prossimi giorni verrà sentito nuovamente. I familiari di Manuel Major respingono qualsiasi tipo di accusa, negando di aver inviato alcuna lettera di minacce.
Con un tweet il leader del Carroccio Matteo Salvini ha definito pazzesche le dichiarazioni con le quali i familiari del bandito hanno affermato di volersi costituire parte civile. «Io sto con chi ci difende, io sto con Massimo Zen» ha scritto Salvini. L'Anivp, l'associazione degli istituti di vigilanza, chiederà un incontro con il ministro dell'interno Marco Minniti per mettere ordine sulle competenze delle guardie giurate.

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