La sorella di Torch rischia di perdere la casa

Sabato 27 Ottobre 2018
L'INCHIESTA
PADOVA Mounira Torch potrebbe dover lasciare la casa popolare di via Varese già a novembre. Non registra battute d'arresto la polemica sull'alloggio pubblico occupato da uno degli indagati per le spaccate che si sono registrate in città dalla scorsa estate. Brutte notizie, dunque, per la sorella di Amor Ben Lazhar Torch, il tunisino arrestato un paio di settimane fa che, secondo le forze dell'ordine, sarebbe uno dei ladri che negli ultimi due mesi hanno seminato il panico tra i commercianti e i baristi del centro. L'uomo, sempre secondo gli inquirenti, prima di essere arrestato, avrebbe utilizzato l'alloggio assegnato alla sorella nel frattempo tornata in Tunisia come rifugio. In pratica abitava nella casa dell'Ater assegnata a Mounira. Alla notizia dell'arresto del fratello, la donna è tornata immediatamente a Padova e ora abita nella casa Ater. A breve, però, Mounira Torch potrebbe dover lasciare via Varese.
DECADENZA
Dal momento che la donna da tempo non risulta residente nell'alloggio in questione, l'Ufficio casa del Comune ha avviato la procedura di decadenza. A questo punto, Mounira ha tempo due settimane per presentare le sue controdeduzioni. In pratica Mounira dovrà dimostrare che in Tunisia ci è andata solamente per un breve periodo di vacanza e che ha sempre abitato in via Varese. Se, invece, risulterà che per 6 mesi non ha vissuto nell'alloggio pubblico che le è stato dato, dovrà traslocare dalla casa popolare.
Entro novembre dovrà riunirsi la commissione che si occupa delle assegnazioni. Commissione che dovrà decidere se revocare o meno l'alloggio alla donna. Nel caso in cui, si optasse per la decadenza, la tunisina avrà a disposizione 6 mesi per lasciare il suo appartamento. A palazzo Moroni, però, si spiega che l'uscita dall'alloggio potrebbe avvenire anche in tempi molto più brevi, probabilmente entro la fine di novembre. In questi giorni, a occuparsi della vicenda è stata l'assessore ai servizi sociali Marta Nalin. La stessa Nalin che, assieme al sindaco Sergio Giordani, è stata al centro di una polemica innescata dal centrodestra che ha accusato l'amministrazione di non aver vigilato sufficientemente sull'assegnazione degli alloggi pubblici. Dal canto suo, Giordani ha ribadito a più riprese che, a partire da agosto, la Polizia municipale ha effettuato alcuni controlli proprio sull'alloggio occupato da Torch. Controlli durante i quali, però, in casa non sarebbe stato trovato nessuno.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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