LA SFIDA
PADOVA Per curriculum e prestigio era uno dei concorrenti più accreditati.

Giovedì 24 Gennaio 2019
LA SFIDA PADOVA Per curriculum e prestigio era uno dei concorrenti più accreditati.
LA SFIDA
PADOVA Per curriculum e prestigio era uno dei concorrenti più accreditati. E voci insistenti lo davano tra i papabili per la poltrona di Procuratore della Repubblica. A sorpresa, quando i giochi sono ancora apertissimi, Cuno Jacok Tarfusser, 64enne magistrato altoatesino, con un passato da procuratore a Bolzano, e oggi vicepresidente della Corte penale internazionale dell'Aja, si è ritirato dalla corsa per via Tommaseo. Il toto procuratore registra quindi un abbandono eccellente a circa due mesi dalla scelta del Consiglio Superiore della Magistratura.
Con il ritiro di Tarfusser, sembra ormai ristretta ad un paio di magistrati la sfida alla successione di Matteo Stuccilli, che ha lasciato l'incarico lo scorso primo settembre, optando per il pensionamento anticipato. In pole position c'è l'attuale procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri che proprio da Padova, città in cui risiede, aveva mosso i passi più importanti della sua lunga carriera, prima di ricoprire il ruolo di giudice al Tribunale di Sorveglianza e alla Procura generale di Venezia.
Sessantasei anni, di origini calabresi, Cappelleri dovrà probabilmente fare i conti con un altro collega di pari esperienza, il coetaneo Aldo Celentano, a lungo pubblico ministero a Verona prima di assumere la guida della Procura di Rovereto. Nel ruolo di outsider figurano due magistrati del Sud: Gaetano Calogero Paci, 54 anni, ex pm a Palermo ora procuratore aggiunto a Reggio Calabria, e Lino Giorgio Bruno, 61enne leccese, procuratore aggiunto a Bari.
Ridottissime invece le chances di successo degli altri nove partecipanti al concorso. Sono il pubblico ministero Maria D'Arpa, attualmente in servizio a Padova, e i colleghi Antonio Giustapane (Procura di Bologna); Stefano Orsi (Bologna), Stefano Pesci (Roma), Rossella Poggioli (Bologna), Valter Brunetti (Napoli), Vittorio Pilla (Roma), Camillo Falvo (Catanzaro) ed Enrico Pavone (Milano).
Le candidature dovranno essere valutate dalla quinta commissione del Csm che potrebbe formulare una o due proposte. Sarà poi il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura a votare: la nomina dovrebbe avvenire entro il mese di marzo.
Luca Ingegneri
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