LA POSIZIONE
PADOVA Minimizzare, mantenere un profilo basso, evitare che i toni

Mercoledì 22 Novembre 2017
LA POSIZIONE
PADOVA Minimizzare, mantenere un profilo basso, evitare che i toni si alzino. E' questa la linea che ha deciso di adottare Sergio Giordani in vista dell'assemblea convocata al cinema Rex questa sera da Coalizione civica. Un'assemblea in cui verrà messo ai voti una mozione in cui si dice una cosa molto semplice: la campagna elettorale è stata vinta anche grazie ad un programma in cui si diceva che l'unica soluzione per l'ospedale è il nuovo su vecchio in via Giustiniani, di conseguenza questa deve rimanere la linea di Coalizione.
IL DIALOGO Una circostanza che potrebbe creare non pochi problemi in maggioranza dal momento che il sindaco, buona parte del Pd e i centristi non sembrerebbero intenzionati a salire sulle barricate nel caso in cui lunedì prossimo dalla commissione dovesse uscire una duplice proposta: via Giustiniani più Padova est. «Non vedo novità consistenti sotto il sole, né allarmi, né crepe nella maggioranza» mette le mani avanti il sindaco che poi aggiunge: «Ho detto già domenica che, in uno spirito di dialogo con tutti, avrei e avremmo ovviamente usato tutto il tempo utile fino a lunedì per far valere le nostre ragioni».
LA DIFESA «Io sto difendendo la posizione della giunta che prevede la permanenza e la valorizzazione di funzioni sanitarie di elevata qualità e complessità nel sito attuale di via Giustiniani continua il primo cittadino - Su questo ci sono state consistenti aperture ma devono diventare realtà, progetti, finanziamenti».
«Si parte da via Giustiniani, perché Padova merita che quella struttura sia resa decente come è stato fatto in tutte le altre città da Treviso a Verona. Si parte da lì e dalla centralità sanitaria di un polo che non deve essere abbandonato dice ancora Giordani Poi, se Regione e Università riterranno opportuno costruire un polo della ricerca di livello regionale, ho sempre detto che non ci mettiamo di traverso, ricordando anche che programmazione sanitaria, soldi, nonché l'ultima parola, spetta a Zaia. Aspetto quindi la sua proposta, io non ho adottato o sposato un area piuttosto che un'altra».
LA DECISIONE «Certo serve una decisione: lo vuole la gente ed è necessario per la nostra sanità conclude - Con Coalizione civica non c'è nessun problema; la loro convinzione nel difendere il sito attuale è sempre stata anche la mia. Mi pare normale che una forza di maggioranza dia forza e sostegno alla posizione di sindaco, vicesindaco e giunta con gli strumenti a sua disposizione in una fase di trattativa tra enti. Noi vogliamo che le nostre ragioni siano tenute in considerazione il più possibile, poi, dopo il 27, se gli sforzi fatti saranno veri da parte di tutti sono certo che non mancherà il senso di responsabilità».
I DEMOCRATICI Ma qualcuno del Pd mette più di qualche paletto sull'opzione Padova est. «E' evidente che laddove vengano ad emergere possibili scenari diversi rispetto a quelli fissati dal programma, ogni forza politica senta l'esigenza di confrontarsi con la propria base, lo farà Coalizione Civica, lo farà anche il Pd ed ogni forza organizzata nel territorio» premettono il consigliere regionale e il capogruppo Dem Claudio Sinigalia e Gianni Berno, da sempre sostenitori dell'opzione Padova ovest. «Merita una grande attenzione la scelta sull'eventuale secondo polo ospedaliero dato che il ragionamento da fare non può essere limitato ai metri quadri e ai metri cubi, ma occorre avere in mente una visione complessiva di sviluppo di città. Bene hanno fatto il sindaco e vicesindaco a ribadire che i terreni non verranno concessi gratuitamente e noi riteniamo anche che ci debba essere un radicale ripensamento riguardo all'accordo con i privati assunto in passato in quel quadrante. Poi al tavolo istituzionale ogni attore dovrà prendersi le proprie responsabilità».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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