«La piccola Yara stava bene, era in salute»

Giovedì 22 Novembre 2018
«La piccola Yara stava bene, era in salute»
S.MARTINO DI LUPARI
È proseguito, ieri mattina in Corte d'Assise, il processo a Eughenii Tripadus, 26 anni, accusato di omicidio volontario aggravato perchè commesso su minore e fuggito in Moldavia. Cugino della piccola Yara Hamouda di appena 9 mesi, secondo l'accusa l'ha uccisa scuotendola con forza. In aula ha prima testimoniato il pediatra della bambina, e davanti ai giudici ha dichiarato: «Avevo visitato la bimba nei giorni precedenti e stava benissimo. Era in perfetta salute». Poi è stato il turno della nonna materna, che ha raccontato di come Yara, soprattutto al mattino, veniva affidata o a un vicino di casa o al cugino Tripadus perchè entrambi i genitori lavoravano. La prossima udienza è stata per il 15 di gennaio. La bambina, nata il 6 dicembre del 2015, secondo l'accusa è stata maltrattata il primo settembre del 2016 ed è morta il 2 ottobre sempre del 2016 dopo un mese di terapia intensiva. Tripadus all'ora di pranzo di giovedì primo settembre, avrebbe preso in braccio la neonata e la avrebbe scossa più volte con insistenza per cercare di farla smettere di piangere. Il giovane moldavo ha poi chiesto aiuto ad alcuni vicini di casa, e a San Martino di Lupari prima è arrivata un'ambulanza del Suem 118 e poi l'elisoccorso decollato da Padova. La piccola è giunta al pronto soccorso di Pediatria a Padova in condizioni disperate. I dottori visitandola, si sono accorti di alcuni lividi sul torace e sulla schiena. Segni riconducibili alla pressione dei polpastrelli di una mano di un adulto. Dall'autopsia è emerso come la bambina sia morta per l'azione meglio conosciuta come shaken baby. Scuotendo fortemente un bambino tenuto per le braccia o per il busto si provoca un movimento di accelerazione e decelerazione del tessuto cerebrale all'interno della scatola cranica.
M.A.
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