La febbre del Nilo arriva all'Arcella: punto dalla zanzara, muore a 91 anni

Mercoledì 22 Agosto 2018
La febbre del Nilo arriva all'Arcella: punto dalla zanzara, muore a 91 anni
IL CONTAGIO
PADOVA Il virus West nile ha fatto la prima vittima in città. E la provincia di Padova è la più colpita dal contagio in tutto il Veneto. Il morbo esotico Ha portato alla morte Maria Pietro Dana Melcarne 91 anni. L'anziano era affetto da diverse patologie ma da qualche giorno era ricoverato all'ospedale cittadino a causa di una febbre persistente. Il 91enne, ex carabiniere, viveva con la moglie Maria in via Pietro Maggi nel quartiere San Bellino da 53 anni.
LA MALATTIA
«Pietro era malato da quasi 3 anni ma stamattina (ieri, ndr) dopo il funerale, ho ricevuto una telefonata dell'Ulss che mi diceva che aveva contratto la West nile - racconta la vedova -Hanno trovato il virus ma io non riesco a crederci. Lui non scendeva in giardino, in casa abbiamo il condizionatore. Inoltre sono alcuni anni che, privatamente tramite una ditta, facciamo regolarmente disinfestare il giardino».
Poi racconta con un velo di tristezza: «Io vengo punta spesso e lui mi prendeva in giro perché le zanzare non lo pungevano mai. Sembra un paradosso. A settembre avremmo festeggiato i 61 anni di matrimonio, era un uomo molto buono, tutto dedicato a me e ai nostri figli. È vero che da qualche giorno aveva una febbre che non voleva andarsene ma io ripeto, non riesco a credere che sia stato punto da una zanzara ma se hanno trovato il virus sarà così. È una malattia subdola».
GLI INTERVENTI
Il rilevamento del virus west nile, trasmesso dalla zanzara comune, nel corpo di Melcarne è stato subito comunicato dall'Ulss all'amministrazione comunale che ha predisposto una disinfestazione urgente messa in atto alle 4 di questa notte. Ad essere interessate dal provvedimento di disinfestazione straordinaria sono state le vie Della Quercia, Mino da Fiesole, Ghiberti, Zoppo, Sebastiano del Piombo, Lotto, Correggio, Buonarroti dal civico 197 al 243 e dal 150 al 218, Segantini, Noale, Crivelli e Bramante che si trovano tutte nel raggio di 200 metri dal focolaio individuato in via Pietro Maggi. Tutta la zona è stata irrorata di insetticida per disinfestare dagli esemplari adulti oltre che dalle larve. Un'azione larvicida è stata inoltre allargata a un'area con un raggio di mezzo chilometro da via Pietro Maggi. «Stiamo lavorando da giorni sulle misure per contenere la diffusione del virus - afferma l'assessore all'Ambiente, Chiara Gallani - abbiamo chiesto un tavolo di coordinamento tra Enti convocato dall'Ulss 6 Euganea, per mettere a punto una strategia comune. Inoltre abbiamo previsto misure che si possano affiancare a quelle ordinarie e straordinarie che continuiamo a mettere in atto, stiamo iniziando in questi giorni il sesto ciclo di interventi larvicidi. In accordo con il Sindaco abbiamo a disposizione risorse aggiuntive per porre in atto queste iniziative che saranno pienamente effettive già nei prossimi giorni. Come sempre chiediamo la collaborazione di tutti in particolare sia messa massima attenzione nell'eliminare i ristagni d'acqua da giardini e terrazze e di porre in essere le normali precauzioni per evitare le punture di zanzara».
LE COMUNICAZIONI
Le norme basilari da seguire per evitare più possibile il contagio riguardano sia il trattamento delle piante che la rimozione di qualsiasi recipiente con acqua che diventa ambiente ideale per la crescita delle larve. Anche se la west nile risulta mortale solo in rarissimi casi e su fisici già debilitati da altre malattie è utile porre la massima attenzione utilizzando tutti i mezzi possibili per evitare le punture.
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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