LA BATTAGLIA
DUE CARRARE Per la prima volta la Regione si schiera contro il centro

Martedì 19 Giugno 2018
LA BATTAGLIA
DUE CARRARE Per la prima volta la Regione si schiera contro il centro commerciale di Due Carrare. Una telenovela, quella dell'ipermercato, che sembra non aver fine, dato che nei giorni scorsi Deda Immobiliare ha presentato ricorso al Tar contro il vincolo di inedificabilità imposto dalla Soprintendenza.
AMBIENTE
In occasione della cerimonia di inaugurazione del rinnovato Cortile dei Giganti del Catajo, andata in scena sabato scorso, l'assessore regionale alla Cultura e al Territorio Cristiano Corazzari si è espresso apertamente contro l'iper. «C'azzeccherebbe nulla con il paesaggio dei Colli Euganei - ha detto - Vogliamo portare avanti un modello di sviluppo che ruoti attorno alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione delle emergenze architettoniche. A tale proposito intendiamo riappropriarci degli spazi urbani più caratteristici, nella logica di un ritorno ad un turismo lento e consapevole». Davanti all'antico maniero degli Obizzi, ha aggiunto: «Non possono esserci situazioni contrastanti quali, ad esempio, lo shopping center più grande di tutta la provincia».
Poi il passaggio più significativo, che in qualche modo svela un retroscena: «Abbiamo lavorato in sinergia con la Soprintendenza per arrivare ad un vincolo molto restrittivo nell'area compresa tra Catajo, Ferro di cavallo, Turri e Villa Mincana».
La srl, come detto, si è però appellata al Tar. «Ci auguriamo che l'autorità giudiziaria non stravolga la decisione presa dal Ministero - ha detto Corazzari - Per altro il documento inviato ai Municipi di Due Carrare, Battaglia e Montegrotto è preciso e circostanziato, direi quasi inattaccabile». Probabilmente, ha sottolineato l'assessore, «alla società verrà riconosciuto un indennizzo. Noi, comunque, ci rimetteremo a quanto stabilirà la giustizia amministrativa. I tempi? Staremo a vedere».
Deda chiarisce che «siamo di fronte ad una decisione abnorme; si tratta di un atto senza precedenti in Italia che viola il principio della certezza del diritto. Nelle motivazioni riportate nel ricorso, la società puntualizza che da vent'anni quell'area ha una destinazione commerciale, con bollino di grande superficie. Non solo. Il piano urbanistico attuativo è stato approvato da quasi un decennio».
«Il provvedimento della Soprintendenza è frutto di un anomalo abbaglio: scambia per interesse pubblico ciò che invece è un esclusivo interesse privato del proprietario del Catajo. Nello specifico, la pretesa di decidere il panorama riservato ai visitatori».
TUTELE
La srl afferma inoltre che «va tutelato il colpo d'occhio sul maniero e sui Colli Euganei per chi esce dall'autostrada e percorre la viabilità. Il centro commerciale è al 100% fuori dalla visuale verso il Castello, essendo posto più a sud e senza alcun impatto. In ogni caso il Life style center sarà invisibile dal Catajo. Confidiamo in una serena e veloce decisione che ripristini il buonsenso. Il ricorso, infine, è accompagnato da un'importante richiesta danni».
«Abbiamo tutto il tempo per ratificare il documento in consiglio comunale - dichiara il sindaco di Due Carrare Davide Moro - Il Comune prenderà atto che un'Istituzione superiore, nello specifico il ministero ai Beni culturali, ha bloccato qualsivoglia iniziativa edificatoria nel quadrilatero davanti al Castello».
Gli uffici competenti stanno cercando di capire se sarà pure necessario modificare il regolamento edilizio, di sicuro quell'appezzamento resterà commerciale. Ma lì, quasi per una legge del contrappasso, per l'appunto non si potrà più costruire nulla. «Quel provvedimento è già, così com'è, cogente conclude Moro Lo ha messo nero su bianco la Provincia in un'apposita nota sull'argomento».
Francesco Cavallaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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