L'INTESA
PADOVA Ieri pomeriggio è stato firmato all'Archivio Antico di Palazzo

Giovedì 25 Novembre 2021
L'INTESA PADOVA Ieri pomeriggio è stato firmato all'Archivio Antico di Palazzo
L'INTESA
PADOVA Ieri pomeriggio è stato firmato all'Archivio Antico di Palazzo Bo l'accordo quadro di collaborazione triennale per attività tecnico scientifiche e formative tra l'Ateneo patavino e Thales Alenia Space Italia. «Da tempo collaboriamo con Thales ha spiegato la rettrice Daniela Mapelli Voglio ricordare che tra i primi bandi ad essere finanziati dal Piano di ripresa e resilienza ci sarà quello dedicato alle università, Dalla ricerca all'impresa».
LO SCAMBIO
L'accordo sancisce una collaborazione ancora più stretta e, ha sottolineato l'amministratore delegato di Thales, Massimo Comparini, «aiuterà a creare un ecosistema che si nutre di competenze, ricerche e imprese. Thales Alenia Space è al centro di un network che include università e imprese per la promozione di iniziative a sostegno dell'innovazione, tecnologica e di prodotto con l'obiettivo di favorire la crescita occupazionale e la formazione dei giovani confermando la trasversalità del settore aerospaziale». Una connessione, quella tra aziende e università, centrale per la Rete innovativa regionale aerospaziale Air Aerospace Innovation and Research.
LA RICERCA
Un gruppo di 45 soggetti tra 36 Pmi, 4 grandi imprese, 5 dipartimenti universitari e la fondazione Univeneto, fondato da Zoppas Industries, Isoclima e Fondazione Univeneto. «È nata a marzo 2020 e si basa su un'idea del professor Stefano Debei, docente di Misure per lo Spazio e Robotica spaziale all'Università di Padova ha raccontato Federico Zoppas, presidente del consorzio Cosimo che gestisce la Rete Il volume d'affari complessivo è di oltre mezzo miliardo di euro e darà da lavorare a più di 3 mila persone. Le tematiche su cui lavoreremo vanno dai viaggi aerospaziali verso la Luna e Marte ai sistemi di comunicazione, dalle ricerche per favorire la vita umana nello spazio all'agrifood».
LE PROSPETTIVE
Le ricadute sul territorio saranno molteplici. Si potrà, ad esempio, controllare attraverso i satelliti le viti di Prosecco così da anticipare o posticipare la vendemmia a seconda dei fenomeni climatici. «Di recente Galileo, che ha lanciato dei satelliti a cui tutti noi ci agganciamo, ha dovuto raddoppiare il proprio data center proprio perché l'utilizzo di app con geolocalizzazione richiede uno sforzo maggiore ha continuato Zoppas Pensiamo anche all'ottimizzazione del traffico aereo monitorando le correnti, così da ridurre i viaggi e quindi il carburante. L'obiettivo della Rete non è semplicemente attingere a fondi ma favorire l'internazionalizzazione e lo sviluppo con ricadute sull'economia veneta».
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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