L'associazione chiude, 80 minori abbandonati

Martedì 22 Maggio 2018
IL CASO
PADOVA Più di ottanta bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni che frequentano il doposcuola pomeridiano. Alcuni hanno disturbi dell'apprendimento o di socializzazione, altri hanno genitori che lavorano tutto il giorno o che non sono in grado di aiutarli, altri ancora sono rifugiati minorenni, vittime di violenze di ogni genere o semplicemente bisognosi di una mano e di un po' di attenzione. Tutti loro rischiano di rimanere senza quello che diventato un fondamentale punto di riferimento. Che sia un aiuto o sia diventata una vera e propria ancora di salvezza. Il 30 giugno prossimo la sede operativa dell'Associazione Domna in via Leonardo da Vinci all'Arcella chiuderà. Per questo i vertici del sodalizio chiedono aiuto, cercando alleati e lanciando una petizione.
LA RICHIESTA
«La nostra missione di aiutare le famiglie e soprattutto i bambini e i ragazzi del quartiere ha potuto iniziare e proseguire per tre anni grazie all'impegno dei volontari e alle donazioni di pochi privati e dei soci stessi. A oggi non riusciamo però più a sostenere i costi di affitto e utenze della sede operativa», è il grido d'allarme di Domna.
«Il Comune di Padova, da noi informato e allertato fin dallo scorso settembre, ci dice di non avere locali disponibili in questo quartiere né a disposizione i 15.000 euro necessari a coprire le spese di affitto e utenze per un anno. Ci sono oltre 80 bambini e ragazzi che frequentano il doposcuola pomeridiano, da fine agosto a fine giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19. Molti di loro, grazie al percorso compiuto in associazione, con i professionisti ma soprattutto con gli altri ragazzi e con i giovani volontari che ospitiamo, sia delle scuole superiori (alternanza scuola-lavoro) e Università di Padova (stage), hanno cambiato vita, ritrovato il sorriso e la voglia di fare qualcosa della loro esistenza».
IL PROGRAMMA
Grazie alla collaborazione con il Centronolontariato e ai suoi professionisti sono diventati ospiti dell'associazione anche alcuni minorenni con l'obbligo di scontare ore di volontariato a causa di loro scelte non troppo sagge. «Ci sono anche gli adulti, naturalmente, per i quali abbiamo attivato vari sportelli e attività. Da tre anni - raccontano i volontari - forniamo uno sportello gratuito di sostegno psicologico professionale, a cui chiunque può accedere con una semplice telefonata, e rivolto sia ad adulti che minori. Abbiamo organizzato presentazioni di libri, mostre d'arte, conferenze su temi di interesse generale o del quartiere».
Domna ha inoltre promosso per un anno intero incontri gratuiti di ginnastica per la mente con psicologi specializzati in decadenze cognitive. «Le nostre porte sono sempre state aperte per gli abitanti del quartiere che in questi anni ci hanno fatto visita e sono stati sostenuti nelle piccole ma grandi cose, come scrivere e inviare una lettera, un curriculum o un fax, avere spiegazioni su come utilizzare un telefono cellulare o un computer, o più semplicemente fare una partita a carte. Chiediamo ora aiuto per poter continuare la nostra opera all'Arcella, per questi ragazzi e famiglie». La raccolta firme è in atto nella sede, in via Leonardo da Vinci 3/5, dietro la chiesa di San Carlo.
Federica Cappellato
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