Jole, la battagliera tutta bar e famiglia

Domenica 19 Novembre 2017
BARISTA
SAONARA Nel terribile schianto lungo la Piovese ha perso la vita l'altra notte anche Jole Daniela Bodo, 37 anni, di origine milanese. Viveva a Saonara in via XX Settembre. Lascia due bambine piccole. Molto nota a Saonara, ha gestito per quasi sei anni il bar Le due Anime in piazza Borgato Soti proprio a fianco al municipio. La sua famiglia è originaria di Feltre, nel Bellunese. Dopo un matrimonio ormai alle spalle che gli ha donato due splendide bambine, adesso aveva trovato il suo equilibrio sentimentale con un nuovo compagno, Giorgio Dazzo.
IL CAMBIO
Un mese fa la vita della barista saonarese era radicalmente cambiata. Dopo anni dietro il banco a servire caffè e aperitivi a tutti i saonaresi aveva ceduto il locale a nuovi gestori cinesi. Le due Anime di giorno era il punto di ritrovo di professionisti e politici, la sera teatro della movida di tutta l'area del centro. Per Jole doveva essere la chiusura di un percorso di vita in attesa di cominciarne un alto ancora più emozionante. Agli amici stretti aveva confidato di voler quanto prima avviare un nuovo locale in uno dei Comuni della cintura padovana. Un bar, tuttavia, che rimanesse aperto soltanto fino alle 20 in modo tale da dedicare un'altra fetta delle sue giornate alle due bambine e al compagno. Un pensiero che giorno dopo giorno la rendeva sempre più orgogliosa e determinata. Jole amava le sfide, amava il suo lavoro. Con la clientela sapeva farsi ben volere. In questo progetto di nuova apertura la trentasettenne aveva la massima vicinanza del compagno che la sosteneva in tutto pur di vederla felice. Continuava a lavorare però. Ecco che l'altra sera ha accolto di buon grado l'invito del locale Suite 53 di Piove di Sacco per andare a servire cocktail dietro il banco nel corso di una festa privata. Per lei era una passione, un'occupazione che riusciva a fare senza fatica, e soprattutto sempre con il sorriso sulle labbra. La notizia del tragico incidente ieri mattina è arrivata ben presto in paese a Saonara. Nessuno voleva crederci che dentro quell'auto ci fosse proprio lei. Dolore anche in municipio dove dipendenti e amministratori ormai la conoscevano e la apprezzavano. Il sindaco Walter Stefan ieri ha detto: «La vita è crudele, una mamma di due splendide creature non doveva fare una fine così orribile. Sono vicino a tutti i suoi cari. A loro va tutta la mia solidarietà e le mie condoglianze a nome di tutta l'amministrazione comunale». Sotto choc per quanto è potuto capitare sono apparsi ieri anche i nuovi gestori cinesi del bar di Saonara.
LE BATTAGLIE
Jole Bodo amava l'eleganza, i suoi clienti erano selezionati. Non scendeva mai a compromessi con nessuno. E quando qualcosa non le andava bene si muoveva anche in maniera plateale per esternare il proprio pensiero. Come accadde qualche anno fa quando, di fronte ad uno sparuto manipolo di clienti che aveva bestemmiato, non aveva poi esitato a mettere un cartello nel suo locale riferendo che non erano ben accetti i maleducati. L'iniziativa all'epoca raccolse i favori di tutta la cittadinanza che apprezzarono la scelta della barista di perdere forse qualche cliente maleducato, ma di lavorare con dignità e rispetto per tutti. Si era inoltre battuta dopo che erano entrati i ladri nel suo locale, per ben due volte, portando via i soldi delle slot. Aveva affisso un cartello con scritto «Ancora una volta vergogna». Gli amici più stretti della donna hanno riferito che dietro lo stile esuberante di Jole vi era una donna attenta che mai nella sua vita avrebbe messo a rischio la propria vita e quella degli altri. Non fosse altro che per tutelare le sue bambine e stare vicina a tutte quelle persone che le hanno voluto bene.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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