«Intervengano Usa Europa e Vaticano»

Lunedì 17 Luglio 2017
«Intervengano Usa Europa e Vaticano»
La comunità venezuelana di Padova conta oltre un centinaio di residenti. Cittadini che hanno aderito ieri alla manifestazione indetta alla sala Nassirya di piazza Capitaniato dove erano stati allestiti dei seggi. Sala ed esterni sono stati addobbati con la bandiera del paese sudamericano, palloncini e manifesti per chiedere libertà.
Una sorta di voto simbolico per attirare l'attenzione della comunità internazionale sul dramma che sta vivendo il Venezuela e per ribadire a gran voce il desiderio di libertà. Una consultazione organizzata in contemporanea con quella attuata ieri nel Paese. «Abbiamo allestito i seggi dalle 10 alle 18 e siamo molto soddisfatti del risultato. È una manifestazione che si è tenuta in 101 nazioni del mondo con 639 punti dove poter manifestare il proprio pensiero spiega una degli organizzatori Yabeth Alarcon Una delegazione si è recata anche in Vaticano per chiedere l'intervento di Papa Francesco affinché nel nostro paese siano ristabiliti i diritti umani ora cancellati».
Il tutto nasce dalla grave crisi economica e sociale del Paese dove le proteste si susseguono ormai da oltre 3 mesi e hanno causato diverse vittime. «Siamo qui per esprimere la volontà del popolo e per ribadire che vogliamo siano aperti dei canali umanitari, per questo alziamo voce continua Alarcon La situazione in Venezuela è terribile, il nostro era un Paese ricco e potenzialmente lo è ancora, abbiamo il petrolio e molte materie prime ma il popolo è ridotto alla fame, i bambini non hanno nulla da mangiare, i negozi sono vuoti. Il governo di Maduro, che attua una repressione feroce e ha privatizzato tutto, non permette nemmeno l'invio di aiuti in Venezuela».
I venezuelani che vivono fuori dal paese hanno deciso quindi di supportare con questa votazione quanto sta accadendo in patria. «Il nostro è un grido di aiuto che lanciamo all'Europa, agli Stati Uniti, al Papa chiude Alarcon nel Paese non è più possibile lavorare normalmente né studiare, chiediamo libertà e che siano ristabiliti i diritti umani soppressi dalla dittatura».

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