In duemila assistiti al Sert di Brusegana

Martedì 26 Settembre 2017
IL FENOMENO
PADOVA Duemila assistiti. E una buona percentuale non sono sbandati o tossicomani da siringa, ma persone apparentemente normalissime, senza particolari problemi, ben inserite nel mondo del lavoro e con buoni rapporti sociali. Il pianeta droga si cela ormai nei lineamenti di chi non diresti mai. I più giovani sono ragazzini di 14 anni, i più anziani ultrasessantenni cronicizzati. È intenso il lavoro del Sert di Brusegana, Servizio per le Tossicodipendenze dell'ex Ulss 16. Droga e alcol sono i demoni dai quali si tenta di liberarsi con l'aiuto degli specialisti. Spesso, nel miscuglio di cadute e recuperi ci sono debolezze personali trasformatesi in drammi familiari. Insieme scesi all'inferno, insieme tentano di risalire la china, in una ragnatela di parentele che racconta di ferite corali. Nella Padova del 2017, sono hashish e marijuana a farla da padroni, mentre eroina e cocaina sono dure a morire. Tra le droghe standard è in crescita l'uso di ketamina, anestetico per uso umano e veterinario che, anche a piccole dosi, diventa uno psichedelico molto potente. La ketamina, che si trova in polvere da sniffare o in liquido da iniettare o ingerire, ha un effetto dissociativo e pone il soggetto in uno stato di rilassamento che dà problemi d'equilibrio: il tempo si dilata, la mente sembra viaggiare separata dal corpo creando allucinazioni e pure visioni mistiche. Pochissimi, tra quanti fanno uso di droghe sintetiche, dette anche ricreative perché consumate a feste, party, in discoteca o al mare, sono in cura. In generale, l'età media è di venticinque anni ma ci sono molti cronici, avanti con l'età, che a loro volta hanno avuto figli e nipoti, così come numerosi sono i ragazzi, anche giovanissimi, alcuni segnalati dalla Prefettura. Tanti consumatori fanno una vita regolare, svolgono un lavoro, sono economicamente indipendenti, insomma risultano bene inseriti nella società. Insomma i tossicodipendenti non sono più quasi esclusivamente figli di realtà marginali, come accadeva trent'anni fa. Tant'è vero che i due mondi ormai si equivalgono. Al Sert ne vedono tanti degli uni, extracomunitari o senza fissa dimora, e tanti degli altri, con un livello sociale buono o accettabile. Tra gli assistiti la maggior parte sono uomini ma le donne sono in crescita, non perché facciano un maggiore uso di sostanze ma perché cercano aiuto più sovente di un tempo. Tra i veterani del Sert, alcuni padovani seguiti da vent'anni, spesso piegati da malattie come Aids o epatiti.

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