In città 103 mila pendolari al giorno

Lunedì 19 Febbraio 2018
In città 103 mila pendolari al giorno
LO STUDIO
PADOVA Di giorno la città aumenta di quasi il 40% la sua popolazione. Dai 210mila residenti si passa a quasi 300 mila presenze. A certificarlo è il report sugli Spostamenti quotidiani per motivi di lavoro o di studio realizzato dal settore Programmazione Controllo e Statistica che ha elaborato i dati forniti dal Censimento del 2011. Dallo studio, come prima cosa emerge un dato: tra la popolazione residente, solo poco della metà dei padovani si reca giornalmente in un luogo abituale di studio o di lavoro. Di questi, il 16,5% (del totale dei residenti) lo fa per motivi di studio, il restante 37,5% per lavoro.
GLI SPOSTAMENTI
Nella categoria di chi non si reca giornalmente al luogo abituale di studio o di lavoro fa un po' impressione scoprire che ci sono 80.075 persone che non studiano o non lavorano o non frequentano corsi di formazione professionale. Pensionati e disoccupati. Nello studio si spiega anche che la popolazione residente, all'epoca era pari a 206.192 persone, mentre quella presente (chi abita effettivamente in città) era pari a 213.268. A fronte di questi dati, gli spostamenti in entrata sono pari a 103.116, mente quelli in uscita 25.387. Questo significa che la popolazione diurna si attesta a quota 290.997 persone.
I QUARTIERI
Nel report vengono anche pubblicate alcune mappe in cui si evidenziano i quartieri dove è più alto il tasso di pendolarismo. La media comunale è del 51%. Le unità urbane con il più alto tasso di pendolarismo sono Montà (66%), Sant'Ignazio (61%), San Lazzaro (60%) e Salboro (60%). Quelle con il tasso più basso sono Savonarola (44%), Isola di Terranegra (44%) e Stanga (46%).
I PENDOLARI
Per effetto dei movimenti giornalieri di studenti e lavoratori, nelle ore diurne alcune parti della città diventano meno abitate e altre estremamente più popolate rispetto alla popolazione residente. Le unità urbane più a nord e più a sud perdono oltre un quarto della popolazione residente. Quelle che calano più vistosamente sono: Torre (-44%), Salboro (-43%), Crocefisso (-41%) e Montà (-40%). L'unità urbana Zona industriale cresce del 2.654%, cioè oltre 26 volte, ma crescono notevolmente anche la zona stazione (+611%), San Lazzaro (+355%) e Santo-Portello (+343%).Il flusso in entrata in città è, appunto, molto più intenso di quello in uscita. Anche l'area di provenienza è più estesa di quella di destinazione dei padovani: sono 1.209 i comuni di provenienza.
Viene dalla prima cintura urbana il 39% di chi studia o lavora a Padova. In particolare da Albignasego arrivano ogni giorno oltre 6.000 persone. A seguire troviamo Selvazzano Dentro (4.221), Vigonza (4.062), Ponte San Nicolò (3.607) e Cadoneghe (3.214). Il 43% dei padovani che studiano o lavorano fuori Padova si reca nei comuni della prima cintura urbana. La percentuale sale al 57% se si considera anche la seconda cintura. La mèta più frequente però, è Venezia che vanta quasi 2.500 pendolari padovani. Vicenza è la seconda meta fuori provincia con 749 pendolari.
Alberto Rodighiero
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