In 4 mesi rubati 20 tombini: utilizzati per le spaccate

Martedì 13 Novembre 2018
L'ARMA DEI LADRI
PADOVA È allarme furti di tombini in città. Nell'ultimo mese, in quasi tutti i quartieri ma soprattutto alla Stanga, sono stati rubati almeno dieci chiusini in ghisa. L'ultimo in ordine di tempo, lo scorso fine settimana, è stato asportato davanti al Brico Center in via Venezia. Da luglio i tombini arraffati hanno toccato il numero delle venti unità. Molti di questi sono stati utilizzati dai ladri per compiere le numerose spaccate ai danni di negozi e bar, una vera piaga che ha flagellato Padova.
In totale, a partire da questa estate, i furti con scasso sono stati oltre cinquanta e sono iniziati di pari passo con la sparizione dei tombini. In via Battaglia ad Albignasego alla fine di ottobre i malviventi hanno scagliato contro la vetrina del negozio Cicli Morbiato un chiusino per entrare e rubare le biciclette. A luglio i carabinieri hanno sorpreso e arrestato Ivano Peruzzo di 46 anni, mentre con un tombino cercava di infrangere la vetrina della pizzeria d'asporto La buona pizza di via Cernaia. E ancora a fine ottobre i ladri sono penetrati all'interno del ristorante Gino's, a fianco dell'aeroporto Allegri, scagliando contro la vetrata un chiusino.
Non sempre i malviventi lasciano nel locale razziato l'arma del delitto, spesso arrivano in auto e recuperano il chiusino usato per la spaccata. Lo stesso metodo utilizzato nel 2011 da una banda specializzata nei furti in città a farmacie e parafarmacie: alla fine di ogni colpo rimettevano nella macchina il tombino rubato. Ma oltre alle spaccate, i chiusini vengono sfruttati per la ghisa. Un tombino può arrivare a costare fino a 150 euro e spesso vengono arraffati per poi essere rivenduti a un ferrovecchio che si macchia del reato di ricettazione. È stato nel lontano 2009 che gli agenti della polizia municipale in un ferrovecchio di Ponte San Nicolò hanno trovato decine di chiusini di proprietà del comune di Padova. Ogni volta che su una strada comunale viene trafugato un tombino, il buco lasciato crea di conseguenza un pericolo per pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti. Quindi deve uscire una squadra di operai del Comune per installare un nuovo chiusino e il danno per le casse di palazzo Moroni è reale.
Secondo quanto ricostruito negli anni da polizia e carabinieri, i furti dei chiusini aumentano nelle aree dove c'è una importante presenza di nomadi. Ed è stato anche accertato che i nomadi vendono i tombini non solo ai ferrivecchi, ma anche a chi ha intenzione di sfondare le vetrate di bar, negozi e ristoranti. Tutti i chiusini presenti in città sono di proprietà del comune e sono accompagnati da un numero di matricola e dal logo della città di Padova. In questi giorni nei magazzini comunali la scorta dei tombini in ghisa sta per finire, a causa dei tanti furti di questi mesi. Inoltre quanto le forze di polizia li trovano all'interno di un locale visitato dai ladri, vengono posti sotto sequestro e il Comune non può più riutilizzarli.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci