«Imposte ridotte a chi affitta le case»

Martedì 19 Marzo 2019
«Imposte ridotte a chi affitta le case»
RUBANO
Intercettare i bisogni abitativi delle famiglie prima che questi diventino emergenza, o si trasformino in situazioni di disagio da sostenere: l'amministrazione comunale lo fa rafforzando gli strumenti in suo possesso. Da un lato diffondendo la possibilità di attivare anche a Rubano, fra proprietari e inquilini, i contratti d'affitto a canone concertato possibilità concessa per legge ai comuni alluvionati e dall'altro applicando un ulteriore 25% di sgravio fiscale su Imu e Tasi, che si aggiunge al 25% già previsto per chi attiva questo tipo di contratto d'affitto, a quei proprietari che troveranno i propri inquilini fra le famiglie inserite nella graduatoria predisposta dal Comune. In tutto una riduzione del 50% delle imposte: a grandi linee dovrebbe corrispondere ad un risparmio annuo di 400 euro per i proprietari, che potrebbero anche valutare l'opportunità di investirne una parte in un'assicurazione mirata.
PRIORITÁ ASSOLUTA
«Per chi oggi amministra un Comune il tema della casa è sicuramente uno dei più sentiti ha detto il sindaco Sabrina Doni noi stiamo cercando di incentivare delle formule che possano andare incontro alle esigenze delle persone». Fra gli strumenti già attuabili c'è l'accordo territoriale per le locazioni, predisposto e sottoscritto dalle associazioni di categoria dei proprietari e degli inquilini, che prevede il calcolo dell'affitto seguendo precisi parametri.
Un contratto che si differenza, ovviamente per il costo inferiore, da quello applicato nel libero mercato: si stima infatti un risparmio mensile di 150/200 euro per le famiglie su una media d'affitto di 550/600 euro, grazie agli sgravi fiscali applicati e alla durata di validità del contratto dai 4 anni più 4 del contratto d'affitto del libero mercato, ai 3 più 2 di quello concertato. Questo contratto è applicabile in tutto il territorio, ma suddiviso in due fasce con valori differenti: i centri di Rubano, Sarmeola e Bosco sono considerati zona A dove i valori del canone mensile al metro quadrato variano da un minimo di 3,60 euro ad un massimo di 6,11, tutto il resto è zona B con valori leggermente inferiori.
L'attenzione del Comune è rivolta a quella fascia di famiglie che hanno un Isee compreso fra i 2500 e i 17 mila euro all'anno. Famiglie che ogni tanto sono passate per gli uffici comunali a richiedere, ad esempio, i buoni per la mensa scolastica, o per il trasporto, o per riuscire a far fronte ad altri tipi di spese. «Si tratta di famiglie in salute - ha spiegato l'assessore al Sociale Stefania Donegà - qui non stiamo parlando di situazioni di disagio abitativo, di casi inseriti nelle graduatorie Ater, ma di famiglie a cui un risparmio mensile sull'affitto permetterebbe di ottenere la necessaria boccata di ossigeno: il nostro obiettivo è intercettarle prima che diventino delle vere difficoltà. Non è una forma di assistenza, ma un'azione per mettere in contatto domanda e offerta, rispondendo ad un determinato bisogno del territorio». Attualmente l'amministrazione non è in grado di fornire un numero, anche se indicativo, di quante domande potranno essere presentate, ma il bisogno di abbassare il canone d'affitto sembra essere piuttosto diffuso.
Barbara Turetta
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