Il vescovo Claudio ai giovani: «Rinnovate le parrocchie»

Venerdì 15 Dicembre 2017
LA VEGLIA
PADOVA Erano un migliaio almeno i giovani che mercoledì sera hanno gremito la chiesa degli Eremitani per la veglia di preghiera con il vescovo Claudio a metà circa del percorso del Sinodo dei Giovani della Chiesa di Padova, iniziato a Pentecoste, e che terminerà con la stessa festa del 2018.
A fare da guida il versetto del Vangelo di Giovanni «La luce che guida ogni uomo», nella notte del 13 dicembre, Santa Lucia, considerata per tradizione una delle più lunghe dell'anno. Suggestiva, nella penombra della storica chiesa padovana, la stella cometa che ha accompagnato tutti i momenti della veglia, durante la quale il vescovo Claudio è sempre stato in ascolto dei giovani, lo scopo principale del Sinodo, lasciando a Don Giorgio Ronzoni il compito di provocare la riflessione dei tanti presenti. «Non si può fare è la frase più scontata e ovvia, non prestate ascolto a chi la dice», ha ammonito con il suo stile Don Ronzoni, che poi ha aggiunto: «ma diffidate anche dagli adulti che vi invitano a restare sempre giovani, a spostare l'età delle scelte e delle decisioni importanti, illudendovi che per quelle c'è sempre tempo».
Da Don Ronzoni un invito chiaro ai giovani del Sinodo, ma non solo: «Diventare adulti è una sfida da cogliere, per poter guidare il mondo e anche la Chiesa dal pantano in cui talvolta si dibatte». Lungo l'applauso dei giovani al termine della riflessione del sacerdote, alla quale sono seguiti alcuni momenti di silenzio e meditazione, conclusi con la presentazione dei 158 giovani, scelti per l'assemblea sinodale che avrà ora il compito di elaborare le oltre 2.000 pagine di lavoro prodotto nei mesi scorsi. Al termine il ringraziamento di monsignor Cipolla ai 702 gruppi sinodali (compreso quello nato all'interno della parrocchia del carcere Due Palazzi e un gruppo di ragazzi con disabilità di un centro diurno), riconducibili a 264 parrocchie della Diocesi, per un totale di 4.416 giovani tra i 18 e i 35 anni. La fascia di età maggiormente rappresentata è quella dei 19-21enni (circa 1500 giovani), ma ci sono anche una cinquantina di trentacinquenni. Molti di questi giovani segnalano un'appartenenza ecclesiale, oltre 1500 hanno dichiarato di non riconoscersi in alcun movimento e associazione; molti anche quelli che dichiarano di non frequentare la parrocchia. «Mi auguro», ha concluso il Vescovo Claudio, «che, anche attraverso voi giovani, le nostre comunità parrocchiali sappiano davvero rinnovarsi».
Nicola Benvenuti
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