IL PROGETTO
PADOVA Non toccheranno niente di quello che c'è, rispetteranno

Domenica 10 Dicembre 2017
IL PROGETTO
PADOVA Non toccheranno niente di quello che c'è, rispetteranno l'edificio e chi ci entrerà potrà vederne la maestosità, la dimensione e la caratteristica unica perché il soffitto sarà riconoscibile. Così il negozio all'interno della cattedrale Non sarà una scatola nella scatola ma una rigenerazione con all'esterno l'originale in calcestruzzo che sarà ripulito e riportato allo stato originario degli anni 60.
I CANTIERI Quelli di Leroy Merlin non amano la pubblicità, ma bastano pochi tratti per capire l'approccio a un cantiere che promette di aprire nel 2019 e chiudere nell'estate del 2020. Con un vantaggio commerciale certo, ma con un investimento di 40 milioni di euro, per trasformare un'area scheletrata, nel cuore della città, in un corpo vivo, destinato tanto a chi vuol fare la spesa, quanto a chi vuole divertirsi.
É il piano messo insieme dal gigante francese del bricolage, edilizia, fai da te, giardinaggio (1,5 miliardi di fatturato) e Zed, la macchina-spettacoli di Diego Zabeo, Daniele Cristofori e Valeria Arzenton, per l'area dell'ex Foro Boario in corso Australia che hanno creato una nuova società, Diz srl. Con loro nella cordata anche Brenta Lavori srl, Elettro tc srl e Suardi spa come costruttori.
LA VIABILITÁ In queste immagini ecco come sarà il progetto che sta per partire. Dopo l'assegnazione del bando, già effettuata, dovrà passare in consiglio comunale per l'approvazione del Piano urbanistico, in pratica una variante per il nuovo cavalcavia che i francesi hanno previsto da corso Australia in direzione sud per scavalcare la tangenziale ed entrare direttamente nell'area. La rotatoria d'ingresso servirà anche per eliminare l'attuale uscita verso Chiesanuova, fluidificando il traffico attraverso una nuova bretella. Allo stesso modo per collegare il centro città al complesso sarà ampliata l'attuale via Peano, la strada che comincia all'altezza del nuovo sottopasso ferroviario tra via Bezzecca e via Montà. Questi collegamenti porteranno via traffico dalla tangenziale: chi viene dallo stadio entrerà dal cavalcavia girerà attorno al complesso per arrivare ai parcheggi nella zona più interna. Venendo da sud o dal centro città si entrerà dalla parte più a nord (in corrispondenza dell'attuale ingresso).
Solo il ponte, progettato da professionisti locali, costa 9 milioni di euro, e ritornerà alla città subito dopo la costruzione come previsto dalla convenzione, così come della città saranno le nuove rotatorie, le bretelle di collegamento, il parcheggio da 2.300 posti circa, mentre i fabbricati saranno ridati dopo 50 anni.
Nel frattempo il noleggio dell'area costerà alla catena, 70 mila euro l'anno. Mentre il Gran teatro Geox dovrebbe trasformarsi da tensostruttura in un vero e proprio teatro stabile (3,8 milioni l'investimento da parte di Zed) con accanto un piccolo albergo a due piani, un bar, un ristorante ed il planetario.
IL NEGOZIO Ma la suggestione maggiore è legata alla rigenerazione dell'ex Foro Boario di Corso Australia da sempre tentata. Insomma è arrivato qualcuno che ha i soldi e fa sul serio. Al punto da volersi insediare pure se sul monumento, vincolato dalla Sovrintendenza, non potrà nemmeno mettere l'insegna. E di aver accettato di uscire dal quadrante commerciale che si trova a est (la zona Ikea per intenderci) per ottenere un negozio da 16mila 700 metri quadrati, mai costruito finora, con un'esperienza di rigenerazione tentata per la prima volta in Italia dal Gruppo. Dovrà ripensarlo da zero: per l'antisismica, l'antincendio, l'illuminazione, i serramenti l'impermeabilizzazione. E sistemerà anche l'edificio accanto a quello centrale (l'ex stalla di sosta), riservandosi 4mila metri quadrati per la parte di edilizia coperta del negozio Leroy Merlin e altri 3.700 da subaffittare. Si parla di Zodio. Questa operazione potrà riequilibrare il baricentro urbanistico commerciale, oggi troppo spostato verso Venezia e far vivere un'area data per morta.
I francesi pensano di assumere 180 dipendenti diretti, più un'altra cinquantina, fra artigiani, posatori e piastrellisti in collaborazione, cooperative di pulizia, vigilanza e manutenzione. Altri 45 sono i collaboratori di Zed. I clienti potenziali sono stimati in 1 milione e 200mila, nell'arco di 25 minuti di viaggio puntando soprattutto alla direttrice nord e sud della provincia, visto che a Vicenza e a Marghera ci sono già altri negozi.
I CORSI Due i valori esperienziali per il pubblico. I francesi manterranno la struttura delle vecchie tribune dove gli animali andavano all'asta, proprio nel cuore dell'edificio, e lì si apriranno corsi di formazione per i cittadini, una sorta di università del bricolage, ma si potrà studiare anche da idraulici e posatori con stage dedicati ai clienti che impareranno come posare un pavimento o un parquet, come personalizzare le pareti con le pitture decorative, come verniciare un rivestimento decorativo. Accanto alle serre che saranno trasformate in ristobar, fra i due ingressi principali, si aprirà invece il Fab-lab, in collaborazione con l'Università e con atelier ed eventi legati al mondo delle costruzioni e delle nuove tecnologie applicate, fino alle stampanti 3D per intenderci.
Mauro Giacon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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