IL PERSONAGGIO
Ha un volto padovano la nuova campagna promozionale di Poste Italiane sui buoni e libretti. In spot tv, grandi cartelloni e pagine di giornali anche online si vede il viso rassicurante di Enrico Cimolai, 31enne modello di Selvazzano, un metro e 83 centimetri, occhi azzurri e capelli castani.
Com'è diventato protagonista di questa pubblicità?
«È il secondo anno che mi viene riconfermato il ruolo di loro testimonial nelle campagne massive dalle gigantografie a Piazza San Babila agli opuscoli racconta il fratello d'arte di Laura Cimolai, affermata modella ed ex Miss Veneto Sono tornato apposta dalla Cina dove sto lavorando a Guangzhou per lo spot girato all'inizio di febbraio. L'anno scorso è stato un set complesso in un cantiere con tre telecamere e molte comparse, invece questa volta è stato tutto più veloce; in un'ora sul divano nel salotto di un architetto milanese ho fatto la mia parte con attrezzature da cinema. Questo ingaggio l'ho avuto tramite la mia agente a Milano che si occupa di me per show televisivi e spot pubblicitari e in questo momento sono in onda anche in altre pubblicità come lo spot tv di una nota marca di prugne, realizzato per il mercato mondiale e non solo italiano».
Lei ha avuto in passato anche molta visibilità sul piccolo schermo grazie a Forum.
«Quella trasmissione è stata tre anni fa una bellissima parentesi della mia vita che mi ha portato a parlare in diretta su due canali nazionali quotidianamente ad un milione e mezzo di italiani. Camminare per strada sentendo salutarmi per nome da perfetti sconosciuti che mi riconoscevano mi ha sempre fatto sorridere anche perchè in realtà sono molto umile e timido».
Da quanto lavora come modello?
«Da 12 anni e ho vissuto in dieci Paesi di quattro continenti diversi. Il 70% del mio lavoro si sviluppa all'estero e capita che immagini scattate o girate lontano dall'Italia poi siano visibili anche qui».
Altre uscite in arrivo sul piccolo o magari grande schermo?
«C'è sempre qualcosa che bolle in pentola, ma è tutto molto top secret».
Cosa consiglierebbe a un ragazzo che volesse iniziare il suo mestiere?
«Intanto di studiare teatro come ho fatto io, aiuta molto anche nella vita. Poi se ci sono le caratteristiche giuste, Milano è la città dove andare per proporsi alle agenzie di moda. Tentare non nuoce, ma spesso bisogna anche accettare il fatto che non siamo noi a scegliere se lavorare o meno, sono i clienti finali a decidere se usare la nostra faccia o quella di un altro. Oggi metto tutto il mio impegno per distinguermi e fare solo cose di qualità, ma in passato ho preso anche ingaggi piccoli. Ora mi reputo un professionista, ma se così non fosse probabilmente farei un altro lavoro».
È social?
«Odio passare il mio tempo davanti al telefono ma al giorno d'oggi l'identità digitale è di fondamentale importanza, quindi devo continuare a postare le mie campagne pubblicitarie per tenere vive le mie pagine Facebook ed Instagram».
Paolo Braghetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ha un volto padovano la nuova campagna promozionale di Poste Italiane sui buoni e libretti. In spot tv, grandi cartelloni e pagine di giornali anche online si vede il viso rassicurante di Enrico Cimolai, 31enne modello di Selvazzano, un metro e 83 centimetri, occhi azzurri e capelli castani.
Com'è diventato protagonista di questa pubblicità?
«È il secondo anno che mi viene riconfermato il ruolo di loro testimonial nelle campagne massive dalle gigantografie a Piazza San Babila agli opuscoli racconta il fratello d'arte di Laura Cimolai, affermata modella ed ex Miss Veneto Sono tornato apposta dalla Cina dove sto lavorando a Guangzhou per lo spot girato all'inizio di febbraio. L'anno scorso è stato un set complesso in un cantiere con tre telecamere e molte comparse, invece questa volta è stato tutto più veloce; in un'ora sul divano nel salotto di un architetto milanese ho fatto la mia parte con attrezzature da cinema. Questo ingaggio l'ho avuto tramite la mia agente a Milano che si occupa di me per show televisivi e spot pubblicitari e in questo momento sono in onda anche in altre pubblicità come lo spot tv di una nota marca di prugne, realizzato per il mercato mondiale e non solo italiano».
Lei ha avuto in passato anche molta visibilità sul piccolo schermo grazie a Forum.
«Quella trasmissione è stata tre anni fa una bellissima parentesi della mia vita che mi ha portato a parlare in diretta su due canali nazionali quotidianamente ad un milione e mezzo di italiani. Camminare per strada sentendo salutarmi per nome da perfetti sconosciuti che mi riconoscevano mi ha sempre fatto sorridere anche perchè in realtà sono molto umile e timido».
Da quanto lavora come modello?
«Da 12 anni e ho vissuto in dieci Paesi di quattro continenti diversi. Il 70% del mio lavoro si sviluppa all'estero e capita che immagini scattate o girate lontano dall'Italia poi siano visibili anche qui».
Altre uscite in arrivo sul piccolo o magari grande schermo?
«C'è sempre qualcosa che bolle in pentola, ma è tutto molto top secret».
Cosa consiglierebbe a un ragazzo che volesse iniziare il suo mestiere?
«Intanto di studiare teatro come ho fatto io, aiuta molto anche nella vita. Poi se ci sono le caratteristiche giuste, Milano è la città dove andare per proporsi alle agenzie di moda. Tentare non nuoce, ma spesso bisogna anche accettare il fatto che non siamo noi a scegliere se lavorare o meno, sono i clienti finali a decidere se usare la nostra faccia o quella di un altro. Oggi metto tutto il mio impegno per distinguermi e fare solo cose di qualità, ma in passato ho preso anche ingaggi piccoli. Ora mi reputo un professionista, ma se così non fosse probabilmente farei un altro lavoro».
È social?
«Odio passare il mio tempo davanti al telefono ma al giorno d'oggi l'identità digitale è di fondamentale importanza, quindi devo continuare a postare le mie campagne pubblicitarie per tenere vive le mie pagine Facebook ed Instagram».
Paolo Braghetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA