Il Comune si aggiudica l'ex palazzina Coni

Venerdì 21 Settembre 2018
Il Comune si aggiudica l'ex palazzina Coni
LA SVOLTA
PADOVA Il grande Mario Levante l'aveva detto dodici anni fa all'epoca del referendum sul piano Gregotti che avrebbe portato una valanga di cemento all'Arcella. «Macché nuovi edifici, il municipio di quartiere ce l'abbiamo già. É l'ex palazzina del Coni, poi della Bnl». Aveva ragione. Quel palazzo di duemila e 200 metri quadrati è andato all'asta e ieri il Comune se l'è aggiudicato in via provvisoria per 951.750 euro, il 20 per cento in meno della stima. E come ha detto l'assessore Diego Bonavina «se nessuno rilancerà fino a lunedì, il 4 ottobre avverrà l'aggiudicazione definitiva ed entro 120 giorni si farà il rogito, dal notaio Valmasoni.
IL FUTURO
Dunque potremmo avere il bene da gennaio dell'anno prossimo, ma è meglio attendere. In ogni caso chi rilancia deve comunicarlo anche a noi per la controfferta». Se tutto va bene quella palazzina diventerà il cuore pulsante del quartiere, visto che ospiterà la sede decentrata degli agenti della polizia municipale e la nuova Consulta che oggi aveva sede in via Curzola. «Ed erano in edifici per i quali il Comune pagava 100mila euro di affitto all'anno». Ma non è finita perché il Comune è interessato ad acquisire anche l'ex area Valli e cerca un accordo per comprare il terreno «e far rinascere definitivamente il quartiere».
LA STORIA
In effetti questa operazione va ben al di là del recupero di un bene immobiliare. E bisogna ripassare la storia degli ultimi 30 anni per capirla a fondo, cominciando dal 1985 quando l'architetto Gregotti presenta il piano guida anti degrado, approvato dal Consiglio nel 1988. La torre che vediamo oggi e il suo prolungamento dovevano essere doppiati dall'altra parte della strada con l'aggiunta di un terzo edificio a scavalco della strada una specie di arco di trionfo in piccolo. Nella zona era prevista anche la nascita di un nuovo centro civico.
Nel 2005 la Giunta Zanonato adotta il piano di riqualificazione promosso dal costruttore Pierdomenico Favero, ma l'anno dopo sotto la spinta delle voci critiche indice un referendum che boccia l'intervento. L'Immobiliare Valli del geometra Favero ricorre al Tr asserendo che in materia urbanistica i referendum non valgono nulla. Ebbene la parola fine è stata messa solo dal Consiglio di Stato nel 2012: niente cemento.
Questo per dire da quanto tempo all'Arcella si attende che qualcosa si muova. La spinta è arrivata il 2 settembre quando è stato inaugurato il nuovo impianto di atletica al Colbachini che servirà tutta la città, ma molte altre sono le cose in ballo. A partire dall'aumento della videosorveglianza, oggi ci sono 72 telecamere ma entro l'anno saranno 129. O ancora l'iniziativa di far progettare a dei giovani architetti alcune zone del quartiere.
ROSMINI
Ma non basta. Recentemente la Provincia ha ceduto all'amministrazione lo stabile dell'ex scuola Rosmini (di cui, comunque, è sempre rimasta proprietaria) che era occupato, fino a qualche anno fa, da una succursale del liceo classico Marchesi. Ieri mattina, così, l'assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi e il consigliere delegato all'Arcella Simone Pillitteri hanno fatto un sopralluogo all'interno dell'ex scuola. «Finalmente torna al Comune la scuola degli Arcellani. La struttura sarà risistemata per farla diventare un centro per servizi civici e per accogliere spazi da destinare alle associazioni ha spiegato Micalizzi paradossalmente, l'Arcella è il quartiere più popoloso della città, ma anche quello con il minor numero di spazi civici. E' stato emozionante entrare dopo anni di chiusura. «Stiamo parlando di 1.500 metri quadri, uno spazio enorme, in viale Arcella, nel cuore del quartiere, di fianco alla chiesa di Sant' Antonino, un luogo centrale dove è forte l'identità del quartiere ha aggiunto - Dopo anni di immobilismo ecco i fatti: lavoriamo ogni giorno per il rilancio del quartiere. Un grazie va anche alla Provincia con la quale abbia avviato un percorso per riacquisire questi spazi».
Mauro Giacon
Alberto Rodighiero
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