Il centro diserta, le periferie premiano la Lega

Martedì 24 Ottobre 2017
Il centro diserta, le periferie premiano la Lega
LA CITTA'
PADOVA Anche il referendum conferma una tendenza emersa chiara in occasione delle ultime elezioni amministrative: soprattutto l'elettorato delle periferie premia la Lega Nord e più in generale tutte le istanze portate avanti dal Carroccio. Non è un caso, infatti, che la percentuale più bassa di affluenza alle urne domenica scorsa si sia registrata in centro storico, soprattutto nelle zone all'interno delle mura cittadine dove è più presente il cosiddetto ceto medio riflessivo che alle ultime elezioni ha premiato Lorenzoni, candidato di Coalizione civica. A Chiesanuova e Brusegna, invece i numeri parlano chiaro: anche se di poco il quorum è stato superato.
Tornando al centro storico, per quel che riguarda il quartiere 1, si è registrata un'affluenza pari al 35.8%. In pieno centro, quindi alla scuola primaria Carraresi, al seggio 2 ha votato il 20% degli aventi diritto, mentre al seggio 3 appena il 12%. In questo caso, però, l'elettorato di sinistra c'entrerebbe poco. In questi seggi, infatti, è molto presente la destra che fa riferimento a Fratelli d'Italia, l'unico partito che in queste ore si è schierato nettamente contro la consultazione.
Uscendo dal centro, ma neanche più di tanto, a Santa Rita, dove a giugno ha fatto il pieno di voti Coalizione civica e dove è presente una popolazione formata soprattutto di insegnanti, liberi professionisti, medici e dipendenti pubblici, non si è andati oltre il 40%. E' andata anche peggio al Portello: 34.6%.
Interessante, poi, il dato del quartiere 2. Nella prima Arcella, dove la Lega in passato ha raccolto consensi molto ampi legati alla presenza di un forte degrado, si è superato ampiamente il 50%. Complessivamente, però, i risultati della circoscrizione non sono andati oltre il 45.1%. C'è da ricordare che alle ultime amministrative il quartiere che nel 2014 era diventato una roccaforte leghista, ha voltato le spalle a Bitonci votando compattamente per Giordani. Nel quartiere 5 Armistizio-Savonarola, non si è andati oltre il 45,6%. Affluenza salita al 47% nella circoscrizione 4. E qui, a fare la parte del leone sono le cosiddette periferie.
Si va infatti oltre il 50% in molti seggi, a Voltabarozzo alla Guizza e a Salboro un tempo roccaforte dell'ex vicesindaco dem Ivo Rossi. Sempre rimanendo in periferia, si arriva quasi al quorum (48,6%) nel quartiere 3. Qui alle urne sono andati (quasi) in massa a Torre, Mortise - dove è molto presente l'ex assessore leghista Alain Luciani - e a Camin. Si sfiora il 51%, per la precisione ci si ferma al 50,96% nel quartiere 6. Grande partecipazione ai seggi si è registrata a Chiesanuova, quartiere di riferimento del consigliere regionale leghista Fabrizio Boron e a Brusegana, dove in passato non sono mancate tensioni tra italiani e immigrati.
Insomma la contrapposizione tra centro e periferia sembra fare da filo conduttore tanto per il voto a livello provinciale dove il divario di affluenza tra città e provincia viaggia sul 13%, quanto all'interno dei confini cittadini dove i residenti del centro sono rimasti insensibili all'appello lanciato all'amministrazione Zaia.
Al.Rod.
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