IL CENACOLO
«Un grande dirigente che ha saputo interpretare al meglio lo

Lunedì 20 Novembre 2017
IL CENACOLO
«Un grande dirigente che ha saputo interpretare al meglio lo spirito dello sport e della padovanità». Con queste parole Sergio Melai, presidente del Cenacolo, ha accompagnato la consegna del Premio Sportività 2017 Lionello Forin a Giampietro Battaglia, presidente della Canottieri dal 2005 al 2017.
La premiazione si è svolta alla Montecchia, come di consueto con un parterre importante che ha visto pure la presenza nella doppia veste di soci e amministratori del sindaco Sergio Giordani e dell'assessore allo sport Diego Bonavina. Assieme a Battaglia, a dimostrazione della bontà della sua conduzione, sono intervenuti, oltre all'attuale numero uno della storica società Andrea Massaggia, alcuni atleti di canottaggio, canoa e kayak come Simone Martini, Luca Chiumento, Asia Maregotto, Elena Ricchiero e Davide Serafini che in tempi recenti si sono imposti a livello nazionale e iridato. Il primo pensiero del premiato è stato però per il tecnico Alberto Rigato. «Avere al fianco le sue parole una persona del suo calibro capace di portare in vent'anni 35 medaglie mondiali di cui tredici d'oro è stato per me un onore».
Nel mondo della Canottieri dal 1968, nel 1990 Battaglia è entrato nel direttivo per diventare quindici anni dopo presidente. Tante soddisfazioni, ma anche un momento difficile nell'autunno 2010 quando l'alluvione avrebbe potuto chiudere in un attimo oltre cent'anni di storia. «Il primo pensiero era di buttare via tutto e ricostruire altrove, ma già il giorno dopo è venuto meno, vedendo gli atleti allenarsi comunque e così in breve tempo abbiamo restituito loro strutture e impianti».
E al Cenacolo è stato anche presentato il libro Petrarca 70 di Alberto Zuccato e Giorgio Sbrocco, con le foto di Elena Barbini che illustra la lunga vita sportiva della società rugbistica cresciuta all'ombra dell'Antonianum. «Per questo tipo di libri ha spiegato Sbrocco - il rischio è che diventino una sorta di elenco del telefono, ma noi l'abbiamo voluto scongiurare, mettendo in primo piano le persone, con le testimonianze e gli umori dei protagonisti, per ognuno dei dodici campionati vinti».
a.m.
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