I NUMERI
PADOVA E' Ubaldo Lonardi il Re Mida di palazzo Moroni, ma quasi un consigliere

Martedì 26 Marzo 2019
I NUMERI
PADOVA E' Ubaldo Lonardi il Re Mida di palazzo Moroni, ma quasi un consigliere su tre dichiara meno di 5.000 euro, quindi potrebbe aspirare al reddito di cittadinanza. Con la bellezza di 442.201 euro percepiti nel 2017, il consigliere della lista Bitonci e noto medico - si pone in cima alla classifica degli amministratori padovani con la dichiarazione dei redditi più cospicua di tutto palazzo Moroni. A certificarlo sono le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018 relative all'anno d'imposta 2017 da consiglieri, sindaco e assessori. Lonardi, con oltre 400.000 euro dichiarati, supera abbondantemente il sindaco Sergio Giordani che si deve accontentare di 135.708 euro. In fondo alla classifica, invece, troviamo, a sorpresa, due ex assessori della giunta Bitonci. Le forzista Eleonora Mosco e la leghista Vera Sodero, infatti, hanno attestato di essere esonerate dalla presentazione della dichiarazione. Lo stesso discorso vale per il democratico Giovanni Gabelli.
Un altro ex assessore bitonciano, Matteo Cavatton, ha invece, dichiarato 7.542 euro. A tallonare Lonardi è, poi, il presidente del consiglio comunale Giovanni Tagliavini (noto avvocato) che nel 2017 ha potuto contare su una dichiarazioni di 310.563. Può vantare una dichiarazione di tutto rispetto anche, un altro avvocato, l'assessore all'Avvocatura civica Diego Bonavina che ha dichiarato 130.801 euro. Il vicesindaco Arturo Lorenzoni, invece, ha presentato un 730 da 64.941 euro. Tornando al consiglio, la bitonciana Vanda Pellizzari ha dichiarato 66.831 euro, mentre Elena Cappellini di Libero arbitrio non è andata oltre i 1.264 euro. Ad un'incollatura da Lorenzoni, troviamo l'assessore alla Scuola Cristina Piva che ha dichiarato 60.246 euro.
In fondo alla classifica troviamo tra gli assessori il titolare del Commercio Antonio Bressa con 18.520. L'assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi, invece, si attesta a quota 31.356 euro. Unica in giunta ad allegare la dichiarazione del coniuge è, invece la titolare dell'Anagrafe Francesca Benciolini (31.466 euro), suo matrito , infatti nel 2017 ha presentato un 730 da 81.169 euro. Tornando, ancora una volta al parlamentino di palazzo Moroni, è interessante scoprire che ben 9 consiglieri si attestano sotto i 5 mila euro (piena zona reddito di cittadinanza). Si tratta di Cappellini, Margherita Colonnello (Pd), Enrico Fiorentin ( lista Giordani), Roberto Moneta (lista Bitonci), Gabelli (Pd), Mosco, Paolo Sacerdoti (lista Lorenzoni), Sodero ed Enrico Turrin (Libero arbitrio). Nella parte alta della classifica, troviamo, invece, il consigliere della lista Giordani Luigi Tarzia con 78.256 euro. Dichiara poi 27.197 euro il capogruppo del Movimento 5 Stelle Giacomo Cusumano.
L'ex sindaco Massimo Bitonci, invece, nel 2017 ha dichiarato un imponibile pari a 72.113 euro. Il consigliere di Coalizione civica Marco Sangati, per esempio, dichiara di essere possessore di un terzo di ben 4 edifici in nuda proprietà a Padova, a Gallio, a Comacchio e a Cava dei Marini. Tarzia, invece, possiede 1000 azioni di Enav spa. Il sindaco, poi dichiara il possesso di due auto: un'Audi A6 e una Volkswagen Touareg.
Sempre rimanendo nell'abito alle auto, Micalizzi dichiara di essere in possesso di due Mercedes: una Clb del 2006 e una Classe A del 2019. Il consigliere di Coalizione civica Stefano Ferro, poi ha venduto un appartamento e un box a Mirano di cui era proprietario al 50%. Il grillino Cusumano, infine, dichiara di essere proprietario al 100% di un appartamento che si trova in città.
A.R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci