Gridava nudo «Allah Akbar» Espulso, torna nel padovano

Venerdì 26 Maggio 2017
Gridava nudo «Allah Akbar» Espulso, torna nel padovano
Correva nudo per Prato della Valle urlando Allah Akbar, è stato giudicato socialmente pericoloso e quindi espulso. Nei giorni scorsi, però, è tornato in Italia e ieri mattina è stato arrestato dai carabinieri di Sarneola di Rubano che l'hanno trovato in via Kennedy. Protagonista è un 23enne tunisino, Marouene Bargaoui: sarebbe tornato per vedere la sua fidanzata. L'uomo vanta una sfilza di reati di vario genere e che, ora, è detenuto nelle camere di sicurezza della stazione dei carabinieri di Padova principale, in attesa del processo per direttissima, fissato per questa mattina.
Il giovane in due diverse occasioni, è stato sorpreso a girare nudo per Prato della Valle urlando Allah Akbar. A seguito di ciò la questura aveva espulso il tunisino, inviato in un Cie siciliano e poi rimpatriato. Dopo le stragi che hanno coinvolto terroristi ispirati dall'Isis, il livello di attenzione da parte delle forze dell'ordine si è ulteriormente alzato e il profilo di Bargaoui è stato ritenuto decisamente preoccupante. Arrivato su un barcone a Lampedusa sei anni fa, una vita dentro e fuori dal carcere, il tunisino è stato accusato nel tempo di spaccio, lesioni personali, rapina, procurato allarme e via elencando. Infine, a distanza di pochi giorni, è stato bloccato dai poliziotti in Prato tutto nudo mentre inneggiava ad Allah. Già nel 2013 l'Ufficio immigrazione aveva rigettato la sua richiesta di rinnovo del permesso del soggiorno sempre per motivi di pericolosità sociale. Poi la definitiva espulsione che non gli ha impedito, in ogni caso, di tornare in Italia.
Era la sera del primo luglio dell'anno scorso, intorno alle 23, quando alcuni passanti avevano chiamato il 113 per segnalare che un uomo completamente nudo stava correndo su e giù per la piazza, in evidente stato di alterazione. La pattuglia arrivata sul posto aveva dovuto chiedere il rinforzo dei colleghi di altre due Volanti per riuscire a fermare il ventiduenne che urlava e si divincolava come un forsennato tanto da riuscire in un primo momento a fuggire dirigendosi verso la Basilica di Santa Giustina. Infine era stato raggiunto e immobilizzato non prima di aver preso a schiaffi uno degli agenti e di aver morso alla mano un altro. Anziché in Questura, era stato portato direttamente al pronto soccorso in ambulanza e ricoverato nel reparto di psichiatria. Era scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e atti osceni in luogo pubblico. Due settimane dopo, questa volta alle 10.30, in pieno giorno, il tunisino si è ripresentato senza vestiti in Prato della Valle. Sempre urlando frasi in arabo, tra cui Allah Akbar. Tra la gente a passeggio nella piazza anche una stupefatta Claudia Cardinale. Anche questa volta era arrivata la polizia e, ancora una volta con grosse difficoltà, lo aveva bloccato facendolo portare di nuovo in ospedale. Infine l'epilogo con l'allontanamento dall'Italia dell'inquietante personaggio, che però Bargaoui ha ignortato, tornando a Padova.

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