Giordani, Zilio e Soranzo: «Tuteleremo un bene dei cittadini»

Giovedì 17 Maggio 2018
Giordani, Zilio e Soranzo: «Tuteleremo un bene dei cittadini»
LE REAZIONI
PADOVA La richiesta di fallimento annunciata ieri pomeriggio dal consiglio di amministrazione di Fiera immobiliare, divide i soci pubblici. Se, da un lato, Comune e Camera di commercio appoggiano senza esitazione l'iniziativa del cda, la Provincia non rinuncia ad avanzare qualche perplessità. Il primo a intervenire, ieri nel tardo pomeriggio, è stato il sindaco Sergio Giordani. «Attendiamo i tempi tecnici e poi procederemo» ha spiegato il primo cittadino che poi ha aggiunto: «Davanti all'assoluto silenzio dei francesi, di fronte ad un muro di gomma inaccettabile, non potevamo mettere la testa sotto la sabbia. Diversamente si rischia di peggiorare una situazione che di per sé è già molto grave. Perdere ancora tempo significa, rischiare il non ritorno». «Nonostante tutto ha detto ancora il sindaco spero ancora in un sussulto di responsabilità da parte della multinazionale francese. Diversamente siamo intenzionati a ricorrere in tutte le sedi. In questo momento c'è bisogno di un'unità d'intenti da parte di tutti i soci pubblici ha concluso - Dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza. Tutti devono fare la loro parte per dare un futuro al nostro sistema fieristico».
Non nasconde, invece, le sue perplessità il presidente della Provincia Enoch Soranzo. Nonostante Enrico Zin (rappresentante della Provincia) durante il cda non si sia opposto alla richiesta di Comune e Camera di Commercio, Soranzo mette subito le mani avanti. «Chiaramente, il consiglio di amministrazione decide in autonomia e io non posso far altro che prendere atto di questa decisione» premette il numero uno di palazzo Santo Stefano che poi aggiunge: «Detto questo, ritengo necessario un chiarimento tra i soci. Dobbiamo chiarire quali sono i progetti che abbiamo per il futuro della fiera. Si tratta di un ente che ha una rilevanza strategica non solo per la città, ma per l'intera provincia. Di conseguenza, prima di decidere in un senso o in un altro, è necessaria una profonda riflessione». Soranzo fa capire, però, che la partita potrebbe essere tutt'altro che chiusa: «La decisione è stata presa dal cda, ma l'assemblea dei soci è una partita diversa e la decisione finale verrà presa proprio in quella sede». Insomma, il presidente della Provincia fa capire che la richiesta di fallimento non è l'unica strade percorribile.
Non sembra pensarla così il presidente della Camera di Commercio Fernando Zilio. «Noi non abbiano nulla contro i francesi. Se domani dovessero decidere di firmare l'accordo, non avremmo alcun problema a revocare il mandato per l'istanza di fallimento» dice Zilio che poi aggiunge: «Detto questo, però, i soci pubblici non potevano fare diversamente. Abbiamo il dovere di tutelare un bene che è dei cittadini. Se un privato non paga, dopo averle provate tutte, non si può fare altro che chiedere il fallimento. Abbiamo fatto tutto il possibile per trovare un accordo. Gl Events, però, dopo aver firmato un contratto, lo ha disatteso. Siamo obbligati a prendere dei provvedimenti, anche drastici. Diversamente si rischia di finire alla Corte dei conti».
A.R.
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