Fegato, la nuova frontiera dei trapianti

Mercoledì 28 Giugno 2017
Fegato, la nuova frontiera dei trapianti
Da un corpo all'altro, senza dimostrare segni di sofferenza perchè conservato non in ghiaccio ma a temperatura umana: il fegato donato continua in un certo senso ad essere tenuto in vita perchè inserito in un macchinario d'avanguardia che lo irrora di sangue e lo ossigena, aumentandone la sopravvivenza oraria tra espianto e trapianto e soprattutto mantenendolo in ottime condizioni generali. Tant'è vero che l'organo, una volta trapiantato sul ricevente, non dà segnali di essersi accorto del passaggio da un paziente all'altro. Il fegato così trattato continua a vivere come se niente fosse. Meraviglie della scienza applicata per la prima volta a livello internazionale dal Centro di trapianti epatici e chirurgia epatobiliare dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova, diretto dal professor Umberto Cillo. Già quattro i pazienti trapiantati con la nuova tecnica che si serve di perfusione meccanica normotermica (denominata Ocs) e fegato tenuto in vita a 37 gradi. «I pazienti vanno benissimo, grande soddisfazione. È una prima europea, solo due centri: Padova e Liz nel Regno Unito», ha annunciato lo stesso Cillo su Facebook, ottenendo in poche ore 80mila visualizzazioni. Finora l'organo donato veniva conservato in ghiaccio, in un contenitore frigorifero tenuto a zero gradi: in tal modo si preservava ma soffriva delle basse temperature. Ora, perfuso con sangue intero da banca e mantenuto a 37 gradi, è come se fosse in un corpo fuori dal corpo, perchè la macchina simula la vita, tanto che l'organo è attivo: produce infatti bile. L'Unità patavina di trapianti epatici ha dunque avviato questa sperimentazione che si serve di una macchina americana che mantiene il fegato vivo dalle sei alle otto ore, permettendo ai clinici di valutare se e come funziona. Insomma, il futuro a portata di mano grazie alla modernissima tecnologia contenuta nell'apparecchio battezzato Ocs - Organ care system, prodotto dalla TransMedics: quest'ultima ha sviluppato il primo sistema commerciale, portatile e caldo di perfusione del sangue che consente un nuovo tipo di trapianto di organi, chiamato trapianto di organi viventi. Tale metodica è stata progettata per mantenere gli organi in un ambiente caldo e funzionale al di fuori del corpo ottimizzando così la loro salute e consentendone una valutazione clinica continua. I cuori battono, i polmoni respirano, i reni producono urina, i fegati appunto bile.

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