Entro l'anno il trasloco del laminatoio confinante

Mercoledì 16 Maggio 2018
IL TRASLOCO
PADOVA Quello che si trova in via Silvio Pellico dove le Acciaierie sono nate 60 anni fa è un vecchio laminatoio in fase di trasferimento in riviera Francia.
«Il laminatoio è meccanico, non emette fumi perché non prevede la fusione ma solo il riscaldamento del materiale per renderlo lavorabile» rassicura l'azienda. Che conferma come tutta la struttura sia in trasloco verso lo stabilimento di riviera Francia. «Avvicineremo le fasi di produzione togliendo dalle strade circa 10mila viaggi di camion all'anno, quelli che portano il semiprodotto in via Pellico e poi lo riportano indietro». Un traffico che trasportava circa 200mila tonnellate all'anno di materiali.
L'azienda ha progettato un nuovo capannone da 8.700 metri, alto 13, ed ha ordinato alla Danieli Centro Maskin la nuova raddrizzatrice a due rulli iperbolici per barre tonde ricotte da 100 a 250 millimetri. L'impianto è dotato delle tecnologie più avanzate e consente di raddrizzare, intestare e confezionare i tondi in pacchi pesati.
È evidente che in zona industriale ci sarà un forno in più anche se alimentato a metano, quindi con emissioni ridotte. Ma sarà un forno che si allineerà a quello di Acegas che brucia rifiuti urbani e ospedalieri.
Qui ancora ieri le rilevazioni in tempo reale davano valori molto al di sotto del limite, quello più elevato era di ossido di azoto ma è logico che bisognerà studiare bene le correnti prima di insediare un ospedale a poche centinaia di metri di distanza.
Infine proprio nell'area di via Pellico con la partenza delle Acciaiere potrebbe innestarsi una vera e propria rivoluzione commerciale. Stante il via libera dei Giudici del Consiglio di Stato ai grandi insediamenti commerciali, quell'area, con il policlinico vicino, potrebbe diventare molto appetibile.
M.G.
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