Emergenza casa: aprono otto alloggi

Domenica 18 Marzo 2018
L'INTERVENTO
PADOVA Sono otto gli alloggi di edilizia residenziale pubblica totalmente ristrutturati nello stabile da 16 appartamenti di via Armistizio 239/241. Sono suddivisi in due scale che fanno parte di un complesso di due condomini.
Si tratta della conclusione del primo stralcio di interventi legati al restauro del primo palazzo. In futuro saranno riqualificati i civici 243 e 245.
I lavori hanno comportato un investimento di 722.000 euro, 400.000 dei quali finanziati dalla Regione. Oltre alla redistribuzione degli spazi interni, l'intervento ha riguardato anche l' efficientamento energetico degli alloggi. A completare la ristrutturazione i lavori di sistemazione dell'esterno del fabbricato, che hanno compreso anche la realizzazione di 16 posti auto.
I 32 appartamenti di via Armistizio fanno parte del patrimonio di 1.660 alloggi di proprietà del Comune. L' Ater possiede 9.200 alloggi fra Padova e provincia: 1.600 sono gli appartamenti in città e di questi 350 sono sfitti, in 150 si sta già provvedendo con le sistemazioni mentre sono 200 quelli in attesa di intervento.
A presentare le abitazioni rinnovate è stata, ieri, l'assessore ai Servizi Sociali Marta Nalin. «La lista d'attesa di quanti hanno partecipato al bando per l'assegnazione di un alloggio pubblico vede 1.300 persone in attesa. Dal 2016 fino ad ora sono stati assegnati 190 alloggi. Le assegnazioni da graduatoria sono però rallentate per i lavori di ristrutturazione in corso in diversi alloggi pubblici: c'è infatti necessità di utilizzare degli appartamenti per la mobilità delle famiglie assegnatarie di appartamenti che devono appunto essere ristrutturati».
Nalin ha aggiunto che l'amministrazione sta procedendo alle nomine del bando 2016. I bandi hanno cadenza biennale: chi ha fatto richiesta nel 2016 è entrato nelle graduatorie del 2017. La scadenza di marzo 2018 sarà prorogata e il bando verrà emanato nei prossimi mesi. Un posticipo dovuto al fatto che la Regione ha stabilito nuove normative per gli alloggi pubblici, che dovranno essere recepite nel nuovo bando. Tra le novità della riforma ci sono l'introduzione dell'Isee, l'aumento del canone base (il canone minimo sarà di 40 euro) ed un maggior turn-over negli alloggi. Questa riforma, dopo l'introduzione di quella sul consumo zero del suolo, darà nuovo impulso all'edilizia abitativa in modo da affrontare meglio l'emergenza. «Per avere più alloggi a disposizione stiamo facendo rientrare quelli che erano stati messi in vendita dalle due precedenti amministrazioni anche se, ovviamente in parte sono già occupati - ha continuato l'assessore -. Stiamo inoltre riorganizzando il settore delle politiche abitative. Manca il responsabile e quindi insieme all'assessore Francesca Benciolini, che ha la delega alle Risorse Umane, stiamo valutando la nomina».
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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