È polemica sui fedelissimi

Lunedì 19 Giugno 2017
È polemica sui fedelissimi
Nonostante al responso del ballottaggio manchi meno di una settimana, le liste che hanno sostenuto al primo turno Sergio Giordani e Massimo Bitonci sono attraversate da movimenti tellurici di intensità più o meno intensa.
I risultati del primo turno, infatti, a molti hanno lasciato l'amaro in bocca. Da questo punto di vista, il risultato di Area civica (3,26% pari a 2 mila 983 voti) è abbondantemente al di sotto delle aspettative. Non bisogna infatti dimenticare che la coalizione che ha sostenuto la candidatura di Maurizio Saia, di cui Area civica è quasi la diretta emanazione, nel 2014 ha incassato il 10.63% dei consensi. Come se non bastasse, in seno alla lista centrista sarebbe nato il caso Andrea Colasio. L'ex assessore alla Cultura della giunta Zanonato, infatti, con 412 preferenze è risultato il più votato. Una performance che, in caso di vittoria di Giordani, gli assicurerebbe un posto in giunta. «Ma come, questo è arrivato all'ultimo momento, non c'entra nulla con la nostra storia, e vuole fare l'assessore» mormorano i suoi compagni di lista. Il malumore sarebbe arrivato a un tale livello che si starebbe facendo spazio l'ipotesi che, in caso di vittoria, a fare l'assessore (o il presidente del consiglio comunale) possa essere Antonio Foresta che, con 406 preferenze (appena 6 in meno di Colasio) è risultato il più votato. «Foresta fanno notare i ben informati pur essendo stato eletto nel centrodestra, è stato il primo a fare opposizione a Bitonci e in due anni e mezzo non ha mai avuto cedimenti. Non solo. E' stato anche uno dei principali protagonisti della caduta dell'ex sindaco leghista». Nel centrosinistra, però, i mal di pancia non ci sarebbero solamente in Area civica. Anche in Padova è (1.08% pari a 965 voti), la lista espressione del fondatore di Banca etica Fabio Salviato starebbe avanzando qualche recriminazione. In modo particolare, il movimento civico lamenterebbe il mancato coinvolgimento nelle decisioni che contano a partire da lunedì scorso, ovvero da quando le urne hanno decretato che la lista non esprimerà nessun consigliere comunale. Passando da sinistra a destra, ad entrare nel mirino di parecchi candidati della lista Bitonci sindaco e di Fratelli d'Italia, sarebbe addirittura il loro candidato sindaco, ovvero Bitonci. Il motivo? L'ex sindaco avrebbe appoggiato più o meno esplicitamente la corsa di alcuni fedelissimi, il tutto a scapito degli altri candidati. In modo particolare ad essere beneficiati da queste indicazioni sarebbero stati l'ex assessore alla Cultura Matteo Cavatton (e a cascata Elena Cappellini che ha fatto il tandem con l'ex assessore) e l'ex assessore al Decentramento (di FdI) Marina Buffoni (347 preferenze domenica scorsa, 85 nel 2014) . Una circostanza, quest'ultima, che avrebbe fatto letteralmente infuriare altri suoi compagni di lista. I ben informati raccontano che l'ex sindaco non volesse correre rischi per quel che riguarda un eventuale assessore targato Fratelli d'Italia. Alcuni candidati del partito di Giorgia Meloni raccontano irritati anche di big leghisti che, durante la campagna elettorale, giravano per i quartieri con i tasca i santini della Buffoni.

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