IL CASO
VILLORBA La cooperativa padovana Bramasole rischia di finire in seri guai, denunciata per aver abbandonato anzitempo il progetto che seguiva. Il fatto si svolge a Villorba, nel trevigiano. Da ieri pomeriggio una trentina di persone, compresi alcuni neonati, divise in nove nuclei familiari, che abitano all'interno del cohousing Demetra si sono improvvisamente ritrovate senza energia elettrica, al buio, al freddo e senza nemmeno la possibilità di farsi da mangiare.
La struttura ospita persone in difficoltà, con invalidità, disoccupati con grossi problemi economici e famiglie scivolate ai margini. Inaugurato tre anni e mezzo fa, il cohousing è partito grazie a un accordo tra la Regione e la cooperativa padovana Bramasole, che lo gestiva in modo diretto. Ma a quanto pare si è arrivati all'epilogo prima del tempo. «E' dalla fine di dicembre che non vediamo più nessuno. Siamo abbandonati denuncia Sergio Lodi, che vive nello stabile da due anni nel primo pomeriggio di ieri è saltata la corrente. Abbiamo chiamato l'Enel per chiedere spiegazioni. E ci hanno risposto che l'avevano tolta per morosità». Insomma, per bollette non pagate. «Ma qui dentro ci sono delle persone. Non possono essere lasciate senza corrente aggiunge non abbiamo un altro posto dove andare. Adesso siamo sostanzialmente costretti a vivere all'addiaccio. Qui va tutto con l'energia elettrica. Non funzionano più nemmeno i pannelli solari. Non abbiamo né luce né riscaldamento. E non possiamo nemmeno farci da mangiare». Lodi, come altri inquilini, ha anche dei problemi di salute. Fatica a camminare. Il primo gennaio è caduto riportando diverse botte e fare le scale è un'impresa. Ma non ha alternativa: l'ascensore dello stabile è fuori uso ormai da parecchi mesi. Ieri è stato impossibile contattare la Bramasole. I telefoni della sede di via Svezia a Padova erano muti. E dopo le 18.30 rispondeva solo il fax. C'è in ballo l'ipotesi di sporgere denuncia contro la cooperativa che, a loro dire, ha abbandonato il progetto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA VILLORBA La cooperativa padovana Bramasole rischia di finire in seri guai, denunciata per aver abbandonato anzitempo il progetto che seguiva. Il fatto si svolge a Villorba, nel trevigiano. Da ieri pomeriggio una trentina di persone, compresi alcuni neonati, divise in nove nuclei familiari, che abitano all'interno del cohousing Demetra si sono improvvisamente ritrovate senza energia elettrica, al buio, al freddo e senza nemmeno la possibilità di farsi da mangiare.
La struttura ospita persone in difficoltà, con invalidità, disoccupati con grossi problemi economici e famiglie scivolate ai margini. Inaugurato tre anni e mezzo fa, il cohousing è partito grazie a un accordo tra la Regione e la cooperativa padovana Bramasole, che lo gestiva in modo diretto. Ma a quanto pare si è arrivati all'epilogo prima del tempo. «E' dalla fine di dicembre che non vediamo più nessuno. Siamo abbandonati denuncia Sergio Lodi, che vive nello stabile da due anni nel primo pomeriggio di ieri è saltata la corrente. Abbiamo chiamato l'Enel per chiedere spiegazioni. E ci hanno risposto che l'avevano tolta per morosità». Insomma, per bollette non pagate. «Ma qui dentro ci sono delle persone. Non possono essere lasciate senza corrente aggiunge non abbiamo un altro posto dove andare. Adesso siamo sostanzialmente costretti a vivere all'addiaccio. Qui va tutto con l'energia elettrica. Non funzionano più nemmeno i pannelli solari. Non abbiamo né luce né riscaldamento. E non possiamo nemmeno farci da mangiare». Lodi, come altri inquilini, ha anche dei problemi di salute. Fatica a camminare. Il primo gennaio è caduto riportando diverse botte e fare le scale è un'impresa. Ma non ha alternativa: l'ascensore dello stabile è fuori uso ormai da parecchi mesi. Ieri è stato impossibile contattare la Bramasole. I telefoni della sede di via Svezia a Padova erano muti. E dopo le 18.30 rispondeva solo il fax. C'è in ballo l'ipotesi di sporgere denuncia contro la cooperativa che, a loro dire, ha abbandonato il progetto.
