«Devo iscrivermi al Liviano per spacciare molto di più»

Domenica 21 Gennaio 2018
DROGA
PADOVA Quando gli inquirenti sono entrati nella sua abitazione di via Mortise 32, sopra a un tavolino hanno trovato un biglietto Devo iscrivermi al Liviano, così posso spacciare di più. Il pensiero appartiene al tunisino di 27 anni Soufien Naffati. Secondo l'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Benedetto Roberti titolare delle indagini, il nordafricano tra il 2015 e l'ottobre del 2017, tra Padova e Casalserugo, ha smerciato marijuana, hashish ed eroina a centinaia di persone, tra le quali molti studenti universitari. Alcune giovani calabresi, iscritte al Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell'antichità al Liviano di piazza Capitaniato, hanno raccontato agli investigatori di avere acquistato il fumo in più di una occasione da Naffati e di averlo trovato di ottima qualità, di certo superiore a quello che riuscivano ad acquistare in Calabria. E altri studenti universitari hanno raccontato che il tunisino, a richiesta del cliente, ti portava direttamente la droga a casa. L'indagine dei carabinieri della stazione di Casalserugo è scattata lo scorso 18 settembre, quando hanno sorpreso Soufien Naffati, all'esterno della sua abitazione nonostante si trovasse agli arresti domiciliari e mentre stava spacciando. Naffati era in grado di procurare qualsiasi tipo di sostanza stupefacente e in più di una occasione avrebbe usato come suo braccio destro, secondo l'accusa, il barese di 55 anni Vito Bellaveduta residente a Padova in via San Salvatore, che Naffati presentava ai clienti come suo cognato. I due vendevano le dosi di droga a prezzi stracciati. Nell'abitazione del tunisino i carabinieri, oltre al biglietto, hanno trovato e sequestrato anche 7 mila euro in contanti. Agli studenti universitari Naffati, secondo una prima ricostruzione da parte degli inquirenti, ha smerciato soprattutto hashish e marijuana. Il pubblico ministero ha terminato le indagini e nei prossimi giorni chiederà per i due il rinvio a giudizio. I due sono accusato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci