Daspo urbano, disobbedienza di Coalizione

Lunedì 24 Settembre 2018
Daspo urbano, disobbedienza di Coalizione
LA DIVISIONE
PADOVA Il consiglio comunale di oggi pomeriggio varerà, anche se i con i soli voti di parte della maggioranza, il nuovo Regolamento di Polizia Locale che recepisce il tanto discusso Daspo contenuto nel Decreto Minniti, o perlomeno dovrebbe farlo in base all'accordo raggiunto dopo mesi di discussioni tutte avvenute all'interno della maggioranza. Il provvedimento infatti vedeva contrari gli esponenti di Coalizione Civica, favorevoli il Partito Democratico e le civiche Lorenzoni Sindaco, Giordani Sindaco e l'unico consigliere di Area Civica. In tutto, secondo le posizioni già manifestate dai consiglieri, il regolamento dovrebbe essere approvato con 16 voti favorevoli. Contrari 12 consiglieri di opposizione. Annunciata la non partecipazione al momento del voto dei 5 rappresentanti di Coalizione Civica, nonostante le modifiche apportate al Daspo, delle quali si sono anche detti soddisfatti.
«Come gruppo di Coalizione Civica abbiamo deciso di non partecipare al voto - afferma Nicola Rampazzo - e la nostra decisione è già stata comunicata al sindaco Giordani». Coalizione Civica da subito aveva avversato il provvedimento, il consigliere Daniela Ruffini aveva manifestato la sua netta contrarietà al recepimento del Daspo fortemente sostenuto dal consigliere della lista Giordani, Luigi Tarzia insieme ad altri provvedimenti in tema di sicurezza. Da prima dell'estate Tarzia infatti spinge per inserire il Daspo che ritiene non risolutivo ma utile a creare un data base condiviso dalle Forze dell'Ordine per migliorare la sicurezza in città. Un percorso che si è rivelato irto di ostacoli per la forte contrarietà di parte della maggioranza e che è sfociato in un provvedimento di grande compromesso.
«L'accordo raggiunto tra le forze di maggioranza è quello di garantire il numero legale in aula e quindi che possa essere approvato - ha spiegato il vicesindaco Arturo Lorenzoni - abbiamo inserito il Daspo in una versione che contempera quanto previsto dal Decreto Minniti e le esigenze di una città accogliente come Padova. L'approccio che abbiamo deciso non è punitivo in quanto lo riteniamo non efficace e di questo siamo convinti. Ma c'era la richiesta di recepirlo quindi si è optato per umanizzarlo cercando di superare la logica punitiva perché spostare un problema non significa risolverlo».
I consiglieri di Coalizione Civica Daniela Ruffini, Stefano Ferro, Marco Sangati, Nicola Rampazzo e Roberto Marinello, nonostante siano state accolte in sede di trattativa le loro richieste hanno ritenuto di non poter approvare il provvedimento anche in base alla decisione del Comitato Politico di Coalizione Civica. «Siamo andati molto incontro alle richieste di Coalizione, è chiaro che in una maggioranza ci possano essere delle differenze ma il Daspo è stato molto discusso - ha osservato Antonio Foresta Area Civica - il percorso compiuto ha recepito molte delle loro osservazioni ed il documento finale non si cambia e va approvato».
Compatti sul fronte del no i gruppi di opposizione. «La modifica al regolamento che introduce il Daspo mi sembra inattuabile per la discriminazione territoriale che introduce - ha detto Matteo Cavatton Libero Arbitrio - ad esempio se il Daspo scatta in via Cavallotti il destinatario può liberamente circolare al Bassanello. Per applicarlo ci vorrebbero almeno 5 volte gli agenti in forza in città che verrebbe militarizzata. Siamo perplessi e dubbiosi, proporremo modifiche ma al regolamento come viene presentato siamo contrari». In arrivo parecchi emendamenti anche da Alain Luciani -Lega Salvini allo scopo di rivedere tutto il documento. Simone Borile 5 Stelle trova il Daspo così formulato, inefficace e assurdo per la parcellizzazione del territorio.
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci