Dall'Arcella alla Sacra Famiglia: «Ma ora allontanateli pure da qui»

Martedì 18 Dicembre 2018
Dall'Arcella alla Sacra Famiglia: «Ma ora allontanateli pure da qui»
I COMMENTI
PADOVA «Siamo favorevoli all'applicazione del Daspo quando tale provvedimento è indirizzato ad allontanare falsi questuanti, persone che si comportano in modo molesto e petulante, e dietro alle quali possono celarsi organizzazioni criminali». Andrea Rossi, coordinatore del comitato civico Miglio d'oro dell'Arcella, e uditore, per Area civica, della commissione comunale Sicurezza, esprime questa opinione riguardo alla misura che limita la libera circolazione in città di accattoni insistenti, parcheggiatori abusivi, lavavetri e sbandati che disturbano i passanti. Dello stesso avviso, anche l'associazione di cittadini Movimento del Buonsenso: «E' giusto che i padovani si riapproprino degli spazi pubblici come le piazze, i parchi e i posteggi - afferma il presidente, Alberto Casagrande - ed inaccettabile che un cittadino che si reca per esempio all'ospedale, per curarsi o visitare un familiare, sia costretto, oltre a pagare la sosta, anche a versare l'obolo ai parcheggiatori abusivi, nel timore che altrimenti gli venga strisciata la macchina». «Inoltre continua - non è accettabile che facendo una passeggiata in centro si incontrino continuamente accattoni che chiedono con insistenza denaro. Pertanto, auspichiamo che il Daspo venga applicato con sempre più frequenza e severità anche agli spacciatori, ai venditori irregolari e a coloro che occupano abusivamente immobili». Favorevoli alla misura anche i residenti di Sacra Famiglia che fanno parte del comitato Via Rodi-vicolo Castelfidardo. «Certamente di fronte alla povertà bisogna essere comprensivi e attenti osserva il coordinatore del gruppo, Giampaolo Zen- ma non si può tollerare la presenza di balordi che disturbano la gente per strada, anche perché, molto spesso, gli accattoni molesti importunano gli anziani, che sono i più deboli. A me personalmente prosegue- è capitato di sentirmi tirare la giacca da questuanti, mentre facevo la spesa in centro Sotto il Salone». Una forte approvazione nei confronti del Daspo arriva anche dalle associazioni cittadine di commercianti. «Sarebbe molto utile che il provvedimento trovasse applicazione anche nei quartieri, e nei confronti degli spacciatori - sostiene Sara Compagnin, presidente dell'associazione che raccoglie commercianti e residenti Nuova Arcella-. In particolare, per quanto riguarda l'Arcella, il Daspo dovrebbe essere impiegato nelle zone più sensibili come l'area Borgomagno, viale Arcella, via Buonarroti e rione San Carlo, dove si riscontra la costante presenza di pusher». Dalla Guizza, il commento di Roberto Bettella, presidente dell'associazione Bogui che riunisce una cinquantina di negozianti: «Sono a favore del provvedimento, perché tutti coloro che in città disturbano e importunano le persone, vanno allontanati». Massimiliano Pellizzari, presidente dell'associazione ACC, commercianti del centro, esprime Un plauso molto sentito per l'introduzione del provvedimento, e osserva: «Soprattutto adesso, con le festività, il centro è invaso da una massa di questuanti insistenti che infastidiscono coloro che passeggiano per strada, ma anche i clienti dentro i negozi». L'esercente sottolinea che i punti del centro maggiormente presidiati dagli accattoni molesti sono l'area piazze, Duomo, Sotto il Salone e corso Milano. «In molti casi dice Pellizzari- i questuanti si buttano addosso alle persone, fino a pochi centimetri dal viso, il che crea notevole disagio». Infine, come portavoce dell'associazione di cittadini Piazza De Gasperi, Luciano Bet si astiene dal fare commenti sulla misura in questione, e preferisce sottolineare la validità, come strategia per riqualificare gli spazi urbani, di azioni mirate a vivacizzare i rioni con iniziative sociali e culturali. «Così facendo -conclude-nella nostra zona stiamo eliminando il degrado».
Isabella Scalabrin
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