Da Chiesanuova fino a Camin: ecco la tangenziale verde sugli argini

Giovedì 13 Dicembre 2018
LA NOVITÁ
PADOVA Arriva la tangenziale verde, dove pedoni e ciclisti potranno andare da un capo all'altro della città in sicurezza e costeggiando i fiumi, in un contesto paesaggistico di gran de suggestione, che collega i parchi più importanti e maggiormente frequentati della città. L'assessore Andrea Micalizzi, infatti, l'altro giorno ha sdoganato in giunta una delibera per la sistemazione dell'argine che costeggia il Bacchiglione che va dal canale Brentella a Chiesanuova, a via Bainsizza, cioè al Basso Isonzo. Lungo il tragitto che misura cinque chilometri (2,5 sul lungargine Brentella e altrettanti sul Bacchiglione, con una larghezza minima di 3 metri e mezzo e massima di 4), quindi, verrà installato un impianto di illuminazione con luci a led, che rimarrà acceso tutte le notti anche per garantire maggiore sicurezza ai fruitori nelle ore serali. Inoltre è prevista l'installazione di fontane e di elementi di arredo, tra cui le panchine nei punti più significativi del tracciato, e la realizzazione di alcune nuove rampe di accesso per raggiungere da più punti la sommità arginale. L'impegno di spesa approvato è di 550mila euro.
L'OBIETTIVO
La novità è anche costituita dal fatto che questo asse verde arginale che avrà come capolinea il parco del Basso Isonzo, sarà connesso all'altro percorso arginale lungo il canale Scaricatore: in sostanza, in bicicletta si potrà partire da Chiesanuova, arrivare al parco Iris e poi al Roncajette, praticamente a Camin. «Guardando il tracciato dall'alto - spiega lo stesso Micalizzi - l'impressione è di avere a disposizione una tangenziale verde che unisce la città da est a ovest. Dal Brentella al Basso Isonzo e poi lungo lo Scaricatore, a piedi, o in bicicletta, si vede questa lunghissima U in mezzo al verde». «In una città green come la nostra - ha detto ancora - è fondamentale favorire gli spostamenti in mezzo alla natura, valorizzando gli spazi verdi. Noi abbiamo la grande opportunità di poter mettere a disposizione della gente dei bellissimi itinerari ciclabili per attraversare Padova rimanendo lungo i fiumi. Per questo abbiamo voluto accelerare al massimo i tempi e concretizzare in breve la riorganizzazione del tratto che va da Chiesanuova al Basso Isonzo».I cantieri, infatti, partiranno entro l'estate e poi per finire i lavori ci vorrà più di un anno. Il percorso rimesso a nuovo, quindi, potrebbe essere fruibile a metà del 2020. «Migliaia di persone - ha aggiunto Micalizzi - frequentano gli argini per passeggiare, correre, seguire i percorsi vita o anche semplicemente per andare da un posto all'altro, senza i pericoli delle strade. Sarà anche molto suggestivo vedere da lontano un tratto così lungo illuminato, mentre oggi solo lo Scaricatore ha le luci. L'allestimento delle aree attrezzate, la creazione di percorsi e di accessi intermedi all'argine visto che le rampe attuali sono troppo poche, favoriranno l'arrivo anche di altre persone che scelgono spostarsi a piedi o in bicicletta, che andranno ad aggiungersi ai soliti flussi di coloro che già frequentano abitualmente i lungargini Scaricatore e San Gregorio, o il Parco Fenice. In pratica chi ora si reca al Brentella, dopo andrà anche allo Scaricatore, visto che potrà raggiungerlo comodamente e in poco tempo. Il verde, se messo in connessione, offre ai cittadini moltissime opportunità. Tra l'altro favorire gli spostamenti in bicicletta vuol dire anche togliere macchine dalle strade e, di conseguenza, abbassare i livelli di smog nell'aria e i rumori». L'impianto di illuminazione sarà di tipo adattivo nel senso che l'intensità luminosa si regola automaticamente con il passaggio delle persone. L'intervento, poi, garantirà un significativo risparmio energetico e un inquinamento luminoso estremamente ridotto.Questo si collega a un altro progetto approvato di recente dalla giunta-Giordani, e finanziato quest'anno, che prevede la realizzazione della nuova passerella ciclopedonale di collegamento tra il parco Roncajette e il parco Fenice, facilitandone così la fruizione. Dal un punto di vista tecnico, l'opera consiste appunto in un ponte strallato a campata unica lungo 44,3 metri e largo 4,2, sostenuto da due antenne. Come opera accessoria, il progetto prevede anche la realizzazione di un pontile di attracco per le imbarcazioni sul lato di destra del canale di San Gregorio. L'investimento complessivo in questo caso è di 350.000 euro.
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci