Crede sia una donna, si accorge che è un trans: lite e botte

Lunedì 20 Agosto 2018
Crede sia una donna, si accorge che è un trans: lite e botte
LA DENUNCIA
PADOVA Ha scelto di passare la notte con una prostituta, l'ha avvicinata e ha concordato la somma da pagare. Ha accettato di pagare 50 euro, ma le cose non sono andate affatto come immaginava. Appena si è appartato con lei, infatti, ha scoperto che in realtà si trattava di un transessuale. Si è rifiutato di pagare e la conseguenza è stata una violenta lite, risolta solamente dall'intervento dei carabinieri.
Il cliente è un ragazzo senegalese di 26 anni, A.G. le sue iniziali, mentre il transessuale aggredito è un transessuale di 58 anni di nazionalità italiana. È successo nella tarda serata di sabato in via Venezia, lungo lo stradone dove spesso e volentieri le prostitute attendono i clienti.
L'ACCORDO
Il giovane di origine africana si è rivolto alla prostituta e ha trovato in fretta un accordo. La banconota da 50 euro era già pronta in tasca e lui sapeva perfettamente dove andare a nascondersi per andare a consumare il rapporto sessuale, lontano da occhi indiscreti. È durata poco, pochissimo. «Ma tu sei un transessuale» ha urlato il ragazzo pochi minuti dopo, accorgendosi dell'equivoco. L'italiano ha reagito allargando le braccia, lui ha insistito: «Con te non voglio aver niente a che fare, non ti pago». Ha chiesto i soldi indietro, ma l'altro aveva già intascata la banconota e di restituirla non aveva la minima intenzione.
IL PESTAGGIO
Lo scontro è nato per questo motivo: in un momento in cui l'uomo era girato di spalle, il giovane l'ha aggredito colpendolo con calci e pugni e facendolo finire a terra. Poi, quando ha capito che l'altro avrebbe potuto presto rialzarsi e chiedere aiuto, è fuggito a piedi. La chiamata ai carabinieri è partita presto e sul posto è arrivata pochi minuti dopo una pattuglia del nucleo radiomobile. Il 26enne è stato rintracciato, identificato e accompagnato al comando.
La vittima è stata costretta alle cure dei medici del pronto soccorso e se l'è cavata con cinque giorni di prognosi, mentre l'aggressore è stato denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni personali volontarie.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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