Commissioni, Borile: «Avrò il ruolo di garante»

Martedì 26 Settembre 2017
LA POLEMICA
PADOVA Ieri i consiglieri comunali di opposizione della Lega Nord, della Lista Bitonci e di Forza Italia, hanno firmato un documento inviato al presidente del consiglio Giovanni Tagliavini, proponendo il consigliere del Carroccio Alain Luciani per ricoprire il ruolo di presidente dell'VIII Commissione Consiliare. «In ossequio ed esecuzione del disposto dell'articolo 34, comma 5, dello statuto del Comune di Padova, designano quale presidente dell'VIII commissione consiliare il collega Alain Luciani».
L'VIII è la commissione politiche di controllo e garanzia, si occupa di bilancio, programmazione e controllo, risorse umane, anticorruzione, legalità e trasparenza. Un documento breve e formale, che il capogruppo della Lega ed ex sindaco Massimo Bitonci, ha pubblicato sul suo profilo Facebook senza alcuna postilla lasciando spazio ai commentatori della pagina che si sono schierati con la scelta.
Una missiva che per Simone Borile, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, designato alla carica di presidente della Commissione stessa, escludendo quindi la proposta degli altri tre gruppi di maggioranza, ha il sapore di un attacco. Il capogruppo ha ricordato inoltre che in minoranza siedono 12 consiglieri, coesi nell'opposizione al governo di Sergio Giordani, ma di formazioni distinte. «Per quanto mi riguarda ho accettato la presidenza della commissione in base a quanto ha deciso l'assemblea del movimento a cui era stata sottoposta la proposta. L'assemblea mi ha dato indicazioni per accettare la carica - ha precisato Borile - gli eletti del Movimento 5 Stelle, in tutte le amministrazioni nelle quali sono presenti, svolgono un ruolo di garanti della trasparenza, dell'onestà e della legalità. Funzione di garante che mi era, tra l'altro, stata riconosciuta dagli stessi consiglieri di minoranza, che ora hanno siglato la richiesta al presidente Tagliavini, quando avevano proposto la mia candidatura a Presidente del Consiglio». Diventare presidente della commissione politiche di controllo e garanzia, come ha sottolineato l'esponente pentastellato, non significa certamente che vi saranno cambiamenti nella sua veste di consigliere di opposizione. «Ho accettato un incarico che svolgerò con totale imparzialità e decisamente non costituirà alcuna forma di accordo con la maggioranza ha puntualizzato il capogruppo io continuerò come ho fatto finora a svolgere scrupolosamente il mio ruolo di opposizione critica».
Luisa Morbiato
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