COME FUNZIONA
PADOVA Sta per partire anche a Padova l'operazione Controllo del

Sabato 19 Gennaio 2019
COME FUNZIONA
PADOVA Sta per partire anche a Padova l'operazione Controllo del vicinato benedetta con un protocollo firmato dal sindaco Giordani e dal prefetto Franceschelli. È il coinvolgimento di cittadini formati come segnalatori. Un concetto che per funzionare deve essere applicato su piccole porzioni di territorio, i rioni. Perché l'ideale sarebbe creare per ogni via una piccola squadra pronta a segnalare con un messaggio waths'app ad un coordinatore, che c'è qualcosa di strano. Sarà poi il coordinatore ad informare le forze dell'ordine.
Ebbene, dopo i primi incontri informativi ci sono già 30 cittadini pronti a farne parte attivamente. Appartengono ai primi tre rioni scelti per la sperimentazione, S. Carlo, Pescarotto e Borgomagno. Ai quali si sono aggiunti quelli di S. Bellino, circostanza che obbliga a rivedere il protocollo ed ecco spiegato il lieve ritardo. Non devono certo fare gli sceriffi o gli investigatori, basta che tengano gli occhi aperti, nel loro interesse. Se una persona strana comincia a frequentare un parco pubblico, se c'è qualcuno con un attegiamento insolito davanti a una scuola, se alla fermata dell'autobus succede un diverbio fra un'anziana e un immigrato basta mandare un messaggio al coordinatore del gruppo. Sarà lui a valutare la situazione e ad informare le forze dell'ordine. Che nel caso potranno intervenire subito oppure cominciare un'attività investigativa.
Questa attività è seguita in prima persona dalla Polizia locale in collaborazione con l'Associazione controllo del vicinato. Sono già una quindicina i comuni del padovano che hanno firmato il protocollo con il prefetto, ultimo Tombolo. Mentre ieri sera si è tenuto il primo incontro informativo a Torreglia. Nei paesi in un certo senso è più facile perché in una via tutti si conoscono e le relazioni sono più immediate. La rete infatti presuppone relazioni strette fra i partecipanti. Ma dove è partita si allarga a macchia d'olio. A Montegrotto gli iscritti sono già 700.
Il punto più delicato è insegnare a non creare allarmi inesistenti. Per questo esiste una procedura che permetterà di incrociare le segnalazioni di diversi utenti prima di agire. Se più persone avranno la stessa impressione allora si interverrà.
M.G.
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