Claudio offre case per 380mila euro

Domenica 18 Dicembre 2016
Claudio offre case per 380mila euro
Sei appartamenti per un controvalore di circa 510mila euro. Sono gli immobili messi sul piatto da Luca Claudio e Massimo Bordin per saldare il conto con la giustizia. Quattro proprietà riconducibili all'ex sindaco di Abano, tra Abano e Montegrotto, per una stima di 380mila euro, due appartamenti ubicati a Mestrino di proprietà dell'ex primo cittadino di Montegrotto, valutati nell'ordine dei 130mila euro. Questa l'offerta che ha spinto il pubblico ministero Federica Baccaglini a prestare il proprio consenso alla proposta di patteggiamento: quattro anni di reclusione per Claudio, tre anni e due mesi per Bordin. I legali dei due ex amministratori, il penalista Ferdinando Bonon e il professor Giovanni Caruso, hanno inoltre manifestato l'intenzione di rinunciare all'eccezione di incompetenza territoriale nel caso in cui il giudice Tecla Cesaro accogliesse le due istanze. Ciò significa che la partita si chiuderebbe subito, senza alcun rischio di trasferimento del processo a Roma. Qualora però i due patteggiamenti fossero respinti il gup sarà chiamato a verificare la fondatezza dell'eccezione, basata sull'ipotesi del riciclaggio consumato nella capitale, in occasione del pagamento della maxi tangente Guerrato-Marco Polo per l'appalto global service. Martedì prossimo l'ultimo atto, quando il giudice si ritirerà in camera di consiglio.
In caso di applicazione della pena Luca Claudio potrebbe ottenere entro breve tempo gli arresti domiciliari. L'attenuazione della misura non rientra nell'ipotesi di accordo tra accusa e difesa ma con il patteggiamento si affievolirebbero le esigenze cautelari. Ed è estremamente probabile che l'ex sindaco di Abano possa scontare la pena nella sua abitazione di Montegrotto. Claudio dovrebbe poi fare i conti con la seconda inchiesta, quella della tangente Pistorello legata ai lavori di riqualificazione ambientale dell'ex discarica di Giarre. È probabile che possa ottenere un nuovo patteggiamento, in continuazione con il primo. «Non entro nel merito delle strategie processuali che abbiamo adottato - tiene a precisare l'avvocato Bonon - ma va ribadito che qualsiasi confronto con la vicenda giudiziaria che ha avuto per protagonista l'ex governatore Giancarlo Galan è totalmente fuori luogo. L'ex presidente della Regione ha potuto beneficiare di una normativa di legge, profondamente modificata dal legislatore nel 2015. Oggi le pene per chi commette reati contro la pubblica amministrazione sono diventate più stringenti. E per poter ottenere il patteggiamento occorre risarcire l''equivalente delle mazzette contestate dalla pubblica accusa». Quello di martedì sarà comunque soltanto il primo atto del braccio di ferro che Claudio dovrà sostenere con lo Stato. Pendono infatti pesanti richieste risarcitorie da parte dei Comuni di Abano e Montegrotto, che dovranno giocoforza rivolgersi al giudice civile, e di sequestro conservativo di tutti i beni di sua proprietà. Per la Procura l'ex sindaco ha troppe proprietà rispetto alle sue fonti di reddito.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci