Choc da semaforo rosso T-red: 31 multe al giorno

Domenica 18 Febbraio 2018
I NUMERI
PADOVA I numeri sono forti. Consiglio: meglio non spaventarsi ma stare attenti. Perché il bilancio dei primi cinque mesi di t-red, i famigerati strumenti piazzati in undici incroci pericolosi dal 18 settembre 2017 ad oggi è un monte di sanzioni che a guardarlo sembra elevatissimo, 4.681, ma se scorporiamo il dato si tratta di 2,8 sanzioni ogni 24 ore per apparecchio.
Certamente non hanno fatto bene alle tasche di chi ha preso la multa e siccome il Comune sbriga le notifiche nel giro di un mese sono almeno 2mila i padovani che le hanno già pagate. Ma se la guardiamo dall'altra parte non sono poi nemmeno tante se sottolineiamo il fatto che il passaggio del rosso è una parte molto minoritaria rispetto all'infrazione più comune, il superamento della linea bianca di arresto, abitudine, fra l'altro, di moltissimi motociclisti che superano la fila per mettersi in pole position. Ecco, bisogna seguire l'esempio della Formula 1 o della motogp, lasciare le ruote dietro il segno. La sensibilizzazione per quanto riguarda il rosso infatti è già avvenuta ma questa non è stata ancora digerita dai guidatori.
LA MEDIA
In ogni caso il trend finora si è mantenuto costante. Siamo da 20 a 38 multe al giorno, con una media di 30,8 appunto. «Molto dipende dal meteo» annota il comandante dei Vigili, Lorenzo Fontolan. «Nei giorni di maltempo si formano più code, la gente ha più fretta e passa per fare prima».
LA POSIZIONE
I nuovi dispositivi elettronici sono stati piazzati all'incrocio tra via Cavalletto e via Marin (direzione Saracinesca); tra via Manzoni e via Leopardi (direzione Pontecorvo ); tra via Chiesanuova e via Della Biscia (direzione Vicenza); tra via Chiesanuova e via Della Biscia (direzione Padova); tra via Chiesanuova e via Mazzini; tra via Chiesanuova e via Sette Martiri (direzione Padova); tra via Tommaseo e corso Del Popolo (direzione viale Codalunga); tra via San Marco e via Giolitti (direzione via Friburgo); tra via Trieste e corso del Popolo (direzione piazzale Boschetti); tra via Vicenza e via Piave (direzione centro città) e tra via Vicenza e via Piave (direzione Vicenza).
LE MULTE
Chi non rispetta il rosso in prossimità dei semafori deve fare i conti con una sanzione da 163 euro. Scatta anche la decurtazione di 6 punti della patente. Se si provvede ad onorare la multa entro 5 giorni lavorativi, l'importo viene decurtato del 30 per cento. Se, invece, l'infrazione avviene tra le 22 e le 6 del mattino, l'ammenda sale del 30 per cento arrivando così a 211,9 euro. In caso di superamento della linea d'arresto, la multa scende a 41 euro come recita l'articolo 146 del codice della strada (ma può arrivare a 169 euro) e in combinato con l'articolo 41 toglie 2 punti dalla patente. Va ricordato poi che il mancato rispetto del semaforo rosso, se ripetuto due volte nell'arco di due anni, ha come sanzione accessoria la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Insomma il rischio è alto.
L'INCASSO
Se tutti avessero pagato subito la multa, con un taglio del 30 per cento il Comune avrebbe incassato 534mila euro, alla notifica invece la spesa sale a 763mila. Come spieghiamo qui sotto ancora nessuno ha fatto ricorso. Forse è merito anche della verifica che si può fare direttamente sul sito della polizia locale (www.polizialocalepadova.it) oppure sul verbale che viene notificato al trasgressore corredato di 6 fotogrammi che dimostrano la sequenza del transito del veicolo, non lasciando margini di interpretazione relativamente all'infrazione commessa si legge proprio nel sito. La palma dell'incrocio più multato resta quello di via Tommaseo all'incrocio di corso del Popolo in direzione Codalunga anche per il tipo di traffico intenso e frettoloso. Ma è proprio qui che nascono gli incidenti. E quelli mortali in città sono sempre troppi: erano 14 nel 2016 e 6 nel 2017 Oltre mille i feriti.
Mauro Giacon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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