«Che imbarazzo per il paese» «No, spero che torni presto»

Lunedì 27 Giugno 2016
Dall'imbarazzo alla speranza di un ritorno in tempi stretti del sindaco Luca Claudio. Questo l'uomore registrato dai titolari di bar di Abano, parlando con i clienti, da quando, mercoledì scorso, il primo cittadino è stato condotto nel carcere Due Palazzi dalla Guardia di finanza.
È il quadro di una città divisa, quasi la stessa "fotografata" dal voto nel ballottaggio di domenica 19 giugno, con il 52% dei cittadini andati a votare che ha scelto la rielezione di Claudio, e un 47% che avrebbe voluto il cambiamento rappresentato da Monica Lazzaretto.
«È imbarazzante per tutti - afferma Piero, titolare del City Bar, locale proprio all'ingresso dell'isola pedonale e prospiciente l'arazzo stradale progettato dall'architetto Leila Chalati, ultimo intervento realizzato dall'amministrazione Claudio prima del ballottaggio - Ho appena finito di parlare con dei clienti, e con degli operatori come noi, della situazione del sindaco. Da mercoledì è stato l'argomento del giorno, che poi porta a parlare anche di altre cose: i soldi spesi, gli arazzi stradali puntati dalla sera alla mattina senza che se ne sapesse niente».
Pochi passi più in la, in una zona pedonale di metà pomeriggio estivo ancora poco frequentata, c'è il nuovo Caffè Teatro, ex Green Bar, aperto da un mese in via Montirone. «È chiarissimo che tutti quelli che hanno votato Luca Claudio vogliono che ritorni - testimonia la titolare Silvia - Leggeranno anche i giornali ma sembra che non conti quello che c'è scritto in questi giorni. Poi tanti, noi per primi, si chiedono se ci sarà la "Notte rosa", che secondo me dovrebbe svolgersi, chiunque sia a governare Abano».
Qualche esercente non vuole parlare, neanche se si tratta di descrivere il pensiero dei propri clienti sullo scandalo che ha investito le terme. «Tutti leggono i giornali e ciascuno ha il proprio pensiero - afferma Lorenzina, titolare del bar La Fiesta di Via Vespucci - per quello che posso dire il sindaco Claudio è una persona gioviale. Quanto è venuto qui salutava, era sempre sorridente».

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