«Bus elettrici sulle corsie preferenziali»

Domenica 22 Ottobre 2017
«Bus elettrici sulle corsie preferenziali»
L'INTERVISTA
L'esperienza accumulata in tanti anni di militanza ambientalista, e in tre su una poltrona del cda di Aps, indubbiamente lo aiuteranno. Ma gli obiettivi che si è prefisso sono molto ambiziosi: sistemare tutte le criticità che condizionano il lavoro del personale, con ricadute poi sul servizio, e introdurre un po' alla volta innovazioni sostanziali nei modi e nei tempi di utilizzo dei mezzi pubblici. Andrea Ragona, uno degli esponenti di spicco di Coalizione civica che ha sostenuto il vice sindaco Arturo Lorenzoni in campagna elettorale, ha ottenuto uno degli incarichi più ambiti nelle partecipate, cioè la presidenza di Busitalia. Membro del direttivo nazionale di Legambiente e della segreteria regionale, ha già le idee chiare su quelle che saranno le linee guida del suo mandato.
Ragona, da dove comincerà?
«Il primo passo è un giro in azienda per capire dall'interno qual è la situazione. Parlerò con l'amministratore delegato, con il cada e con i tecnici perché voglio sapere le loro opinioni. Ma incontrerò anche i quadri, gli autisti e i loro rappresentanti sindacali perché ci sono vertenze ancora aperte».
E quindi?
«Esigo che tutte le criticità si risolvano in tempi brevi con il dialogo e io vorrei esser parte della soluzione e non del problema. Un'azienda funziona solo se il personale è contento. E questo vale anche per Busitalia».
Fin qui il personale. E per quanto riguarda il servizio come interverrà?
«Premesso che ogni decisione verrà presa insieme all'amministrazione comunale, uno dei miei primi obiettivi è far sì che ci possa essere un miglioramento della velocità commerciale. E per raggiungerlo c'è un unico modo: far correre i mezzi sulle corsie preferenziali. Lo proporrò, quindi a Palazzo Moroni. É chiaro che se gli autobus sono più veloci, sono anche più efficienti e, di conseguenza, appetibili. E poi aumentando la velocità si risparmia sul costo del lavoro: così facendo, l'azienda potrebbe poi investire proprio nel potenziamento del servizio».
La gente, però, continua a preferire l'auto ai bus.
«Un'altra cosa che farò a breve sarà quella di capire dalla Regione quali investimenti intenda fare. Avendo firmato Zaia l'accordo padano che l'anno prossimo limiterà molto la circolazione dei veicoli più datati, è necessario dare un'alternativa. Il governatore ha voluto i blocchi e quindi ci aspettiamo un'implementazione delle risorse».
Da usare come?
«Sarebbe bello migliorare il servizio serale, ma bisognerà capire come fare. Certo, l'azienda non può andare in rosso, ma una risposta va data, d'intesa con l'amministrazione».
Giordani e Lorenzoni sostengono che dal governo arriveranno i finanziamenti per le altre due linee di tram.
«Il tram è fondamentale ed è un fiore all'occhiello. La gente sceglie di salire sul serpentone blu e il suo utilizzo si trasforma in abitudine. Il bus, invece, lo prende solo chi ha bisogno. É indispensabile, quindi, che arrivino le altre linee».
E i mezzi elettrici?
«Un dato è sicuro: il mezzo elettrico non può rimanere intrappolato in mezzo al traffico. Può sostituire i bus, ma non il tram che, tra l'altro, ha una capienza diversa. Il Comune ha indicato anche l'acquisto di mezzi a metano e quindi faremo un ragionamento complessivo su come cambierà la flotta, non trascurando il fatto che un bus elettrico costa un 50% in più di uno analogo alimentato a gas. Mi piacerebbe proprio, però, vedere in circolazione alcuni di quelli elettrici sulle corsie preferenziali».
Qual è il progetto a cui tiene di più?
«Avere un'apertura nei confronti dei cittadini. Mi spiego: anni fa sono state cambiate le linee e poi è stata sentita la gente. Io penso che invece si debba fare il contrario e che sia doveroso tenere conto delle esigenze dei viaggiatori».
In via Facciolati è successo il finimondo quando è stata ipotizzato il passaggio del tram e l'istituzione del senso unico.
«Premesso che non decido io, ma l'amministrazione, condivido l'indicazione del Comune. Lì verrebbe fatto transitare il tram proprio perché c'è troppo traffico di macchine e l'idea è quella che i cittadini le lascino in garage per prendere il tram».
Infine le tariffe. Ci sono aumenti all'orizzonte?
«Per ora non toccherei nulla. Non ci sono motivi per effettuare rincari».
Nicoletta Cozza
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