Bimbo "sequestrato" per scommessa: ragazzata in Prato

Sabato 23 Luglio 2016 di Momenti di panico per i nonni, ma era uno scherzo
Ai nonni è arrivato il cuore in gola. Hanno vissuto attimi di terrore e di panico per colpa di un gruppetto di ragazzini, molti probabilmente minorenni, che hanno messo in scena una terribile scommessa: la sfida era a chi aveva il coraggio di prendere in braccio il nipotino di due anni e correre per qualche metro. In sostanza, simulare una sorta di baby sequestro. Questa la ricostruzione fatta dai carabinieri, chiamati subito dai nonni ancora sotto choc.
I due sessantenni, residenti a Dolo, ieri nel tardo pomeriggio avevano deciso di portare nel verde di Prato della Valle il loro nipotino di due anni. Un momento di svago per il piccolo e per loro, in una giornata afosa in cui la morsa del caldo iniziava appena ad attenuarsi. Stavano passeggiando tranquillamente, quando sono passati davanti a un gruppetto di giovanissimi extracomunitari di colore. All'improvviso, senza che ci fosse il tempo di reagire, uno di loro, con ogni probabilità di minore età, ha afferrato il bambino, lo ha stretto fra le braccia e ha iniziato a correre per una ventina di metri, per lasciarlo alla fine seduto per terra.
Momenti interminabili per i suoi nonni, spaventatissmi e in quel momento impotenti. Appena si sono ripresi dallo spavento, hanno immediatamente chiamato il 112. Sul posto una pattuglia dei carabinieri che ha cercato di capire cosa fosse accaduto.
Secondo quanto accertato dai militari dell'Arma, il gruppo di ragazzetti - a quanto sembra frequentatori abituali di Prato della Valle - avrebbe appunto fatto una scommessa che riguardava il bambino. Una scommessa a dir poco di pessimo gusto, irrispettosa e indifferente rispetto al dolore e alla paura che poteva procurare ai due nonni sessantenni.
Ovviamente le indagini proseguono. Prato della Valle è sorvegliato da decine di telecamere e nei prossimi giorni le immagini saranno esaminate per ricostruire nel dettaglio la vicenda e possibilmente individuare i colpevoli.

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