Bimbo morto in culla: la causa del decesso non è un rigurgito

Venerdì 5 Maggio 2017
(m.a.) Non è stato un rigurgito a uccidere il piccolo Dejan Braidich di soli tre mesi. L'autopsia sul corpicino, eseguita ieri dal professore Massimo Montisci dell'istituto di medicina Legale dell'Università di Padova, ha evidenziato che la morte del bambino è stata improvvisa, ma non è stata sufficiente per trovarne la causa. Così nei prossimi giorni verranno effettuati degli esami istologici e del sangue, per appurare se il piccolo per caso è stato ucciso da qualche sostanza tossica. Questa è l'ipotesi al momento più accreditata tra gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Luisa Rossi. Sul corpo del bimbo comunque non sono stati trovati segni di violenza. La tragedia si è consumata in un camper di un piccolo accampamento nomadi nel quartiere Martiri di via Fani a Conselve. Erano passate da poco le 8 quando la mamma Solange Visconti di 33 anni, si è svegliata e ha controllato il bambino in culla nato il cinque febbraio scorso. Subito si è accorta del viso del piccolo diventato cianotico: Dejan non respirava più. Allarmata ha svegliato il convivente Angelo Braidich di 30 anni e in pochi minuti in via Fani è arrivata un'ambulanza del Suem 118. I medici hanno tentato un disperato intervento di rianimazione, ma per Dejan non c'è stato nulla da fare. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri della stazione di Conselve assieme agli agenti della Polizia locale dell'Unione del Conselvano. I militari dell'Arma hanno raccolto le deposizioni dei due genitori e la roulotte dov'è avvenuto il decesso è stata temporaneamente posta sotto sequestro. I funerali del piccolo si terranno oggi alle 15.30 nel duomo di Conselve.

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