Benessere acquisito con più orari di visita negli ospedali Ulss

Giovedì 19 Aprile 2018
Benessere acquisito con più orari di visita negli ospedali Ulss
IL PROGETTO
PADOVA Un'operazione benessere a costo zero per le casse sanitarie pubbliche. Non più ricevimenti a spizzichi e bocconi ma la possibilità, per i ricoverati, di avere compagnia no-stop. E' bastata una riorganizzazione interna con rimodulazione degli orari di visita per concepire gli ospedali non solo come luoghi di cura, ma sempre più come spazi di relazione e interazione, aperti alla comunità.
Il progetto pilota Humanitas, porte aperte in corsia, messo in atto a livello provinciale un anno e mezzo fa, prima dell'unificazione delle tre Ulss confluite il primo gennaio 2017 nell'Ulss 6 Euganea, ha registrato un alto gradimento da parte degli assistiti.
Avviato nel settembre 2016, ha previsto l'estensione degli orari di visita ai pazienti dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 11.30 alle 21 nei reparti di area medica di tutti gli ospedali dell'Azienda socio-sanitaria locale. Nello specifico, si tratta delle unità operative di Medicina, Geriatria, Lungodegenza, Nefrologia dell'ospedale di Camposampiero, di Medicina 1, Medicina 2, Lungodegenza dell'ospedale di Cittadella, di Lungodegenza, Medicina Fisica e Riabilitazione, Medicina di Comunità dell'ospedale di Montagnana, di Medicina, Geriatria, Lungodegenza 1, Lungodegenza 2 dell'ospedale Sant'Antonio di Padova, di Medicina, Geriatria, Neurologia, Lungodegenza, Medicina Fisica e Riabilitazione dell'Ospedale di Piove di Sacco, di Cardiologia, Medicina C2, Medicina C3, Nefrologia, Neurologia dell'ospedale di Monselice.
L'indagine di gradimento è stata svolta nei reparti dal 5 al 18 febbraio scorsi mediante la somministrazione di un questionario consegnato al momento della dimissione ai pazienti che erano stati ricoverati più di sei giorni. Sono stati raccolti complessivamente 348 questionari, di questi 322 sono stati ritenuti utili e validi per l'elaborazione.
In sintesi il 68% degli interpellati ha giudicato l'iniziativa molto positivamente (ottima il 28%, buona il 40%), il 48% ha ammesso di aver ricevuto parenti e amici un po' in tutti gli orari, il 67% ha sottolineato che la durata delle visite era superiore a un'ora. A detta degli assistiti, la presenza dei familiari ha contribuito a migliorare lo stato di benessere generale, aumentare il grado di serenità, diminuire l'ansia e la paura pur nel rispetto di intimità e riservatezza. Da segnalare anche l'elevato gradimento che i pazienti hanno espresso per aspetti inerenti gli operatori (Il personale mi ha assistito con cura e attenzione, Vi è sempre stata una buona comunicazione tra me e il personale sanitario).
Abbiamo pensato di ampliare l'orario di apertura delle visite perché la compagnia e l'empatia agevolano la guarigione, innescando energie positive e migliorando concretamente la degenza degli assistiti che non devono sentirsi reclusi né subire la struttura ospedaliera e le sue regole rigide. Vogliamo fare in modo che chi è in cura osserva il direttore generale dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta - possa avvertire che l'ospedale li sta accompagnando, sollecitando il più possibile un'accoglienza che sia veramente tale, un sentirsi al centro dello stare ospedaliero, non meri ingranaggi di una macchina più grande, spesso incomprensibile e lontana.
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