Benedetti imbarazza il M5S: è stata espulsa ma sarà eletta

Lunedì 19 Febbraio 2018
Benedetti imbarazza il M5S: è stata espulsa ma sarà eletta
PARTITI
PADOVA Il caso Benedetti scuote il Movimento 5 Stelle padovano. L'altra sera sulla pagina ufficiale del Blog delle Stelle è stata emessa la sentenza per la deputata padovana: automaticamente espulsa per non aver versato tutto quello che doveva al Fondo per il microcredito. Alla biologa marina viene contestata la mancata donazione di 23 mila euro. Lei sulla sua pagina Facebook si è difesa dicendo che ne ha versati finora 160mila e che per il resto erano stati commessi errori formali. Ma «non ho rubato un centesimo di soldi pubblici e non ho fatto alcuna furbata per intascarmi nulla». Ha versato 290mila euro al fondo come ravvedimento.
Fattostà che la 38enne sta creando imbarazzo nel Movimento padovano che ha alzato una cortina fumogena nei suoi confronti. Però il problema è che la Benedetti è capolista per il proporzionale alla Camera, un posto che le permetterebbe la rielezione quasi in automatico. Il Movimento le chiede di rinunciare all'elezione sostenendo che si può fare anche subito. Secondo il costituzionalista Michele Ainis l'articolo 22 del testo unico delle leggi elettorali, modificato dal Rosatellum, disciplina infatti la modifica della composizione delle liste da parte dell'Ufficio centrale circoscrizionale a seguito di eventuale rinuncia: in quel caso si verifica un effetto di slittamento verso l'alto di tutta la lista, facendo diventare nuovo capolista il secondo candidato. All'estero stanno già votando dunque sembra molto improbabile. In questo caso però Rapahel Raduzzi, il 26enne di Cadoneghe laureato in Economia con master entrebbe in parlamento e forse, dietro di lui, anche Francesca Betto, ex consigliere comunale. Per questo occorre una dichiarazione autenticata dal notaio presentata alla Corte d'Appello. Escludendo il beau geste è molto più facile che la Benedetti si faccia eleggere e poi entri nel gruppo misto in parlamento, con una probabile alleanza con Pizzarotti o Borrelli che stanno fondando nuovi partiti. Oppure potrebbe dimettersi, procedura molto lunga perchè il parlamento ha tre sedute per approfondire la questione. É quasi certo però che Benedetti intanto si rivolgerà ai Probi Viri per dimostrare la sua buona fede, e se le giustificazioni fossero ritenute valide potrebbe anche essere reintegrata.
Mauro Giacon
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