LA SVOLTA
PADOVA L'Anci trova un nuovo accordo con il governo che scongela il Bando periferie. Il Comune, così, grazie ai 18 milioni stanziati da Roma, potrà sbloccare i cantieri di piazzale Boschetti, del parco delle Mura, del castello dei Carraresi e installare in tutta la città centinaia di telecamere.
L'ANCI
Ad annunciare l'intesa con il governo Conte è stato ieri pomeriggio il presidente di Anci Antonio Decaro, al termine di una riunione al ministero per gli Affari regionali. «Abbiamo ricucito le relazioni con il governo. Abbiamo vinto una battaglia, una battaglia condotta non soltanto dai sindaci ma da milioni di cittadini, quelli che vivono nelle periferie, ai quali avevamo promesso un'operazione di ricucitura urbanistica e sociale che forse non avevano mai avuto» ha spiegato Decaro che poi ha aggiunto: «Abbiamo convinto il governo a tornare indietro, a mettere nuovamente a disposizione le risorse, non si fermeranno nè la progettazione nè i lavori. I fondi sono gli stessi che ci sono sempre stati, un miliardo e 600 milioni. Questi, però, verranno distribuiti nei prossimi due anni; Ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute».
«In questa maniera - ha concluso il sindaco di Bari - possiamo completare gli interventi che erano stati previsti dal bando periferie». Una notizia che, a breve giro, è arrivata a palazzo Moroni e la reazione di Sergio Giordani non ha tardato ad arrivare.
GIORDANI
«Una cosa è chiara, questa non è una concessione generosa del governo, ma il frutto di mesi di lavoro in cui tutti i sindaci coinvolti hanno battuto i pugni sul tavolo per veder riconosciuti i diritti dei loro territori e delle loro comunità ha premesso il sindaco - Senza questa azione e senza la solidarietà che trasversalmente questa battaglia ha raccolto nelle categorie economiche e nella società civile, oggi saremmo qui a parlare di come Roma aveva tagliato con un tratto di penna 18 milioni di euro per Padova. Voglio anche ringraziare il presidente di Anci Antonio Decaro, per il grande impegno e lavoro che ha svolto in queste settimane». «Dopo mesi di mobilitazione dei sindaci, finalmente un risultato di compromesso che ci complicherà la vita da un punto di vista del carico di lavoro per la burocrazia, ma almeno dovrebbe salvare i progetti e consentirci di partire presto con i cantieri ha aggiunto il primo cittadino - Ora l'attenzione resta alta, e se ci saranno altre sorprese, anche io, con gli altri sindaci, sono certamente pronto a proteste eclatanti all' assemblea di Anci nazionale in programma per la settimana prossima». «Come ho sempre detto ai nostri cittadini, avrei fatto di tutto per difendere Padova e oggi sono felice che questo sforzo, abbia riportato a casa nostra i soldi. Soldi che serviranno per tanti progetti che rilanceranno la città» ha detto ancora Giordani. «Ci siamo mossi bene con i nostri tecnici, portandoci a uno stato avanzatissimo con tanti progetti che addirittura abbiamo messo in gara. A Padova siamo a uno stato così avanzato che, in caso di un ricorso contro il Governo, che eravamo pronti a fare, l'Esecutivo avrebbe avuto più di qualche grattacapo nel trovare ragioni plausibili ad un taglio arbitrario come quello effettuato ha concluso il sindaco - Adesso molte gare risultano sospese e non revocate da qualche giorno, per nostra precisa scelta strategica, dato che in vigore c'è ancora la norma taglia fondi votata dalla maggioranza alla Camera e al Senato. Abbiamo però studiato lo strumento sospensivo, proprio perché fosse revocabile in caso di novità e se, come credo e spero, questo accordo diventerà presto concreto, siamo pronti a revocare la sospensione e procedere spediti con gare, affidamenti, cantieri».
Il Bando periferie per il Comune vale la bellezza di 18 milioni di euro. Non solo. Sono previsti anche 10 milioni di investimenti privati che fanno arrivare il conto a quota 28 milioni di euro.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA L'Anci trova un nuovo accordo con il governo che scongela il Bando periferie. Il Comune, così, grazie ai 18 milioni stanziati da Roma, potrà sbloccare i cantieri di piazzale Boschetti, del parco delle Mura, del castello dei Carraresi e installare in tutta la città centinaia di telecamere.
L'ANCI
Ad annunciare l'intesa con il governo Conte è stato ieri pomeriggio il presidente di Anci Antonio Decaro, al termine di una riunione al ministero per gli Affari regionali. «Abbiamo ricucito le relazioni con il governo. Abbiamo vinto una battaglia, una battaglia condotta non soltanto dai sindaci ma da milioni di cittadini, quelli che vivono nelle periferie, ai quali avevamo promesso un'operazione di ricucitura urbanistica e sociale che forse non avevano mai avuto» ha spiegato Decaro che poi ha aggiunto: «Abbiamo convinto il governo a tornare indietro, a mettere nuovamente a disposizione le risorse, non si fermeranno nè la progettazione nè i lavori. I fondi sono gli stessi che ci sono sempre stati, un miliardo e 600 milioni. Questi, però, verranno distribuiti nei prossimi due anni; Ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute».
«In questa maniera - ha concluso il sindaco di Bari - possiamo completare gli interventi che erano stati previsti dal bando periferie». Una notizia che, a breve giro, è arrivata a palazzo Moroni e la reazione di Sergio Giordani non ha tardato ad arrivare.
GIORDANI
«Una cosa è chiara, questa non è una concessione generosa del governo, ma il frutto di mesi di lavoro in cui tutti i sindaci coinvolti hanno battuto i pugni sul tavolo per veder riconosciuti i diritti dei loro territori e delle loro comunità ha premesso il sindaco - Senza questa azione e senza la solidarietà che trasversalmente questa battaglia ha raccolto nelle categorie economiche e nella società civile, oggi saremmo qui a parlare di come Roma aveva tagliato con un tratto di penna 18 milioni di euro per Padova. Voglio anche ringraziare il presidente di Anci Antonio Decaro, per il grande impegno e lavoro che ha svolto in queste settimane». «Dopo mesi di mobilitazione dei sindaci, finalmente un risultato di compromesso che ci complicherà la vita da un punto di vista del carico di lavoro per la burocrazia, ma almeno dovrebbe salvare i progetti e consentirci di partire presto con i cantieri ha aggiunto il primo cittadino - Ora l'attenzione resta alta, e se ci saranno altre sorprese, anche io, con gli altri sindaci, sono certamente pronto a proteste eclatanti all' assemblea di Anci nazionale in programma per la settimana prossima». «Come ho sempre detto ai nostri cittadini, avrei fatto di tutto per difendere Padova e oggi sono felice che questo sforzo, abbia riportato a casa nostra i soldi. Soldi che serviranno per tanti progetti che rilanceranno la città» ha detto ancora Giordani. «Ci siamo mossi bene con i nostri tecnici, portandoci a uno stato avanzatissimo con tanti progetti che addirittura abbiamo messo in gara. A Padova siamo a uno stato così avanzato che, in caso di un ricorso contro il Governo, che eravamo pronti a fare, l'Esecutivo avrebbe avuto più di qualche grattacapo nel trovare ragioni plausibili ad un taglio arbitrario come quello effettuato ha concluso il sindaco - Adesso molte gare risultano sospese e non revocate da qualche giorno, per nostra precisa scelta strategica, dato che in vigore c'è ancora la norma taglia fondi votata dalla maggioranza alla Camera e al Senato. Abbiamo però studiato lo strumento sospensivo, proprio perché fosse revocabile in caso di novità e se, come credo e spero, questo accordo diventerà presto concreto, siamo pronti a revocare la sospensione e procedere spediti con gare, affidamenti, cantieri».
Il Bando periferie per il Comune vale la bellezza di 18 milioni di euro. Non solo. Sono previsti anche 10 milioni di investimenti privati che fanno arrivare il conto a quota 28 milioni di euro.
Alberto Rodighiero
