L'IMPRENDITORE
MONSELICE A soli 28 anni Benedetto Maria Allia è il titolare e legale rappresentante di LB Allia, l'azienda di sabbiatura e verniciatura di metalli a Bagnoli di Sopra in cui si è consumata la tragedia. Da qualche tempo era infatti subentrato al padre Salvatore Maria alla guida dell'azienda di famiglia, anche se il genitore, almeno fino a poco prima dell'arresto, continuava a rivestire un ruolo importantissimo nel lavoro di tutti i giorni all'interno del capannone in Sesta Strada. Fino all'arresto di Salvatore Allia, i due, che pare fossero e tuttora siano molto legati, vivevano sotto lo stesso tetto, insieme alle rispettive compagne. Catanesi di origine, avevano scelto di stabilirsi nella zona industriale di Monselice, in una splendida villa con parco a poche decine di metri dall'ABB. Una posizione che in un certo senso li metteva a riparo da occhi indiscreti: non ci sono abitazioni vicino alla villa, ma solo aziende. Benedetto Allia, proprio come il padre, non era del resto solito dare molta confidenza alla gente del posto, nei confronti della quale appariva riservato e schivo: era poco conosciuto dai monselicensi. Per contro il suo profilo Facebook descrive un giovane socievole, chiamato Benny dagli amici, amante della bella vita, sorridente alla guida della Ferrari del padre, a una moto nuova fiammante, o in posti esotici con la compagna. Le foto postate dal giovane parlano di una vita agiata, di una quotidianità vissuta nel lusso: dalla Jaguar immortalata con l'azienda di Bagnoli sullo sfondo, ai viaggi in giro per il mondo, dall'Australia a Miami. Allo stesso tempo ritraevano un uomo appassionato del proprio lavoro, desideroso di portare avanti quanto costruito negli anni dal padre. Per diverso tempo il ragazzo ha vissuto all'estero, con l'obiettivo di apprendere nuove tecniche da utilizzare nell'azienda di famiglia. Pare che lo scorso anno abbia soggiornato per qualche tempo a Sydney. Poi è tornato a vivere nella città della Rocca, portando la propria esperienza a servizio dell'azienda di Bagnoli di Sopra. Fino a ieri, insomma, non erano emersi particolari problemi nella sua vita professionale o privata. La sua LB Allia si è rivelata un'azienda piuttosto attiva nel territorio, capace di crescere nonostante la crisi. Tocca ora agli inquirenti ricostruire gli attimi prima della sparatoria e, soprattutto, capire il movente dell'improvvisa follia omicida.
Camilla Bovo
MONSELICE A soli 28 anni Benedetto Maria Allia è il titolare e legale rappresentante di LB Allia, l'azienda di sabbiatura e verniciatura di metalli a Bagnoli di Sopra in cui si è consumata la tragedia. Da qualche tempo era infatti subentrato al padre Salvatore Maria alla guida dell'azienda di famiglia, anche se il genitore, almeno fino a poco prima dell'arresto, continuava a rivestire un ruolo importantissimo nel lavoro di tutti i giorni all'interno del capannone in Sesta Strada. Fino all'arresto di Salvatore Allia, i due, che pare fossero e tuttora siano molto legati, vivevano sotto lo stesso tetto, insieme alle rispettive compagne. Catanesi di origine, avevano scelto di stabilirsi nella zona industriale di Monselice, in una splendida villa con parco a poche decine di metri dall'ABB. Una posizione che in un certo senso li metteva a riparo da occhi indiscreti: non ci sono abitazioni vicino alla villa, ma solo aziende. Benedetto Allia, proprio come il padre, non era del resto solito dare molta confidenza alla gente del posto, nei confronti della quale appariva riservato e schivo: era poco conosciuto dai monselicensi. Per contro il suo profilo Facebook descrive un giovane socievole, chiamato Benny dagli amici, amante della bella vita, sorridente alla guida della Ferrari del padre, a una moto nuova fiammante, o in posti esotici con la compagna. Le foto postate dal giovane parlano di una vita agiata, di una quotidianità vissuta nel lusso: dalla Jaguar immortalata con l'azienda di Bagnoli sullo sfondo, ai viaggi in giro per il mondo, dall'Australia a Miami. Allo stesso tempo ritraevano un uomo appassionato del proprio lavoro, desideroso di portare avanti quanto costruito negli anni dal padre. Per diverso tempo il ragazzo ha vissuto all'estero, con l'obiettivo di apprendere nuove tecniche da utilizzare nell'azienda di famiglia. Pare che lo scorso anno abbia soggiornato per qualche tempo a Sydney. Poi è tornato a vivere nella città della Rocca, portando la propria esperienza a servizio dell'azienda di Bagnoli di Sopra. Fino a ieri, insomma, non erano emersi particolari problemi nella sua vita professionale o privata. La sua LB Allia si è rivelata un'azienda piuttosto attiva nel territorio, capace di crescere nonostante la crisi. Tocca ora agli inquirenti ricostruire gli attimi prima della sparatoria e, soprattutto, capire il movente dell'improvvisa follia omicida.
Camilla Bovo
