Atti osceni, ex maresciallo in libertà

Lunedì 20 Marzo 2017
È tornato in libertà il maniaco dell'Arcella. E.D.B., 59 anni, ex maresciallo e poi dipendente civile del Ministero della Difesa, già in servizio alla caserma Prandina, ha ottenuto un sensibile sconto di pena. La terza sezione della Corte d'Appello di Venezia ha riformato la sentenza del gup di Padova (tre anni ed otto mesi di reclusione, con rito abbreviato) condannando l'impiegato a due anni e otto mesi. E.D.B., difeso dall'avvocato Francesco Cibotto, è stato assolto dall'accusa di violenza sessuale. Confermate invece in appello le imputazioni di corruzione di minori e atti osceni in luogo pubblico, con l'aggravante della recidiva. Per effetto di questa riduzione di pena, i giudici hanno revocato gli arresti domiciliari ordinando l'immediata liberazione del 59enne. Per l'impiegato si apre ora un nuovo fronte giudiziario. Il Ministero della Difesa l'ha infatti licenziato in tronco per motivi disciplinari ma E.D.B. ha impugnato il provvedimento davanti al giudice del lavoro.
Ad incastrare il maniaco, il 28 ottobre 2015, erano state le denunce di quattro mamme, allertate dalle figlie impaurite per quanto avevano visto in autobus mentre raggiungevano la scuola. In particolare una madre il giorno prima si era recata in questura e ai poliziotti aveva raccontato che l'uomo, quella mattina, era salito a bordo del bus della linea 15 diretto in centro, si era aperto la cerniera dei pantaloni, aveva mostrato gli organi genitali e poi si era strusciato addosso alla figlia dodicenne. Così i poliziotti delle volanti, il giorno dopo, avevano deciso di salire sull'autobus intorno alle otto del mattino e prima che il 58enne entrasse di nuovo in azione l'avevano bloccato e accompagnato in questura. I poliziotti avevano poi sequestrato all'ex maresciallo dell'esercito tre computer tra l'ufficio e l'abitazione senza peraltro trovare materiale pedopornografico. «Non so perché l'ho fatto, ho un impulso cui non riesco a resistere». Così E.D.B. si era giustificato davanti al pubblico ministero Vartan Giacomelli in occasione dell'interrogatorio di garanzia. Il 59enne originario di Chieti è seguito da tempo da uno psichiatra a causa dei disturbi di natura sessuale. Non è un individuo socialmente pericoloso ma già in passato era finito nei guai per i suoi atteggiamenti da esibizionista.

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