Anteas, vent'anni di attività: 400 volontari e ottomila soci

Sabato 20 Maggio 2017
(F.Capp) Vent'anni al servizio degli altri. Anteas, Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà, coordinamento di Padova, ha festeggiato ieri il traguardo contraddistinto da altruismo e generosità, presentando il suo primo Bilancio sociale. Anteas provinciale conta 53 associazioni affiliate, di cui la metà è rappresentata da onlus che svolgono assistenza e tutela della salute, mentre l'altra metà si dedica ad attività aggregative e culturali per il mantenimento della vita attiva. In tutta la provincia i soci sono più di 8.000, 1.100 dei quali sono soci volontari. Capillare la presenza sul territorio, con attività che si possono raggruppare in quattro macro aree: salute, assistenza sociale, cultura e tempo libero. Quello che maggiormente impegna le associazioni Anteas è il trasporto sociale: in un anno vengono percorsi quasi 900 mila km e le persone trasportate sono più di 7.000; i volontari coinvolti nell'accompagnamento presso le strutture sanitarie sono oltre 400 e donano quasi 80 mila ore al volontariato. Per il servizio vengono utilizzati mezzi acquistati grazie ai contributi dei soci e di enti (principalmente Regione Veneto e Fondazione Cassa di Risparmio), mezzi dei Comuni e mezzi privati dei soci. Le associazioni Anteas si finanziano principalmente con privati, solo il 23% con contributi pubblici e questo denota una buona autonomia gestionale. «Ci piace pensare che, nel prossimo futuro, saremo capaci di rendere la nostra Associazione sempre più attraente e accogliente per le nuove generazioni», commenta Amerigo Lissandron, presidente Anteas coordinamento provinciale di Padova. Una fonte di entrate su cui Anteas sta cercando di incidere è il 5x1000: oggi, infatti, si attesta al 2%, con ottime potenzialità di crescita. «Sottolineo che le associazioni non sono obbligate a stilare un Bilancio sociale ed è proprio questo - dice il presidente del Centro servizi volontariato Padova, Emanuele Alecci - a rappresentare il valore aggiunto di questo percorso: mettersi in gioco per mostrare alla comunità come si è lavorato in questi anni, cosa si è fatto, quali sono state le scelte. Molto spesso, infatti, le associazioni di volontariato fagocitate dal fare e dal risolvere problemi sociali urgenti, tralasciano l'importanza di raccontarsi alla comunità».

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