(F.G.) G.B., il rocciatore rimasto ferito domenica in seguito a una rovinosa caduta dalla parete di Rocca Pendice, non è ancora fuori pericolo: l'uomo, che ha 64 anni e vive a Este, è tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Padova. Le sue condizioni sono gravissime a causa dei vasti traumi riportati durante la caduta. Il referto stilato dai medici parla di un trauma cranico importante, di ematomi interni e di fratture multiple. In questo momento a preoccupare maggiormente lo staff medico sono i traumi interni, la cui evoluzione va seguita con la massima attenzione. La prognosi non è ancora stata sciolta e rimane perciò riservata. Resta da ricostruire in modo esatto anche la dinamica dell'incidente che poteva costare la vita all'appassionato di montagna. L'uomo era andato ad arrampicare alla palestra di roccia di Teolo con alcuni amici e la caduta si è verificata durante una calata dall'alto. L'uomo aveva raggiunto la sommità della parete rocciosa e un compagno di cordata lo stava calando nel settore noto come "Numerate alte": per motivi che rimangono ignoti, ma che sono probabilmente legati a un'errata manovra con la corda di sicurezza, il sessantaquattrenne è volato da un'altezza di cinque metri. È poi ruzzolato per un'altra quindicina di metri sui sassi, procurandosi molte fratture e battendo più volte la testa. Per portarlo all'elicottero del Suem sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino.
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