AMBIENTALISTI
PADOVA A favore del tram e sostenendo il tracciato che passa da via Facciolati, è Legambiente. «E' l'unico mezzo veloce, puntuale e ad emissioni 0 che garantisce alta capienza di passeggeri - spiega Andrea Nicolello responsabile mobilità dell'associazione - una scelta che lascia il segno e la riprova arriva da quello in uso: l'utenza degli autobus tradizionale è calata, quella del tram ha acquistato 600.000 passeggeri in 5 anni perché veloce, puntuale e confortevole». Nicolello ricorda che in particolare in Francia ma anche in Germania e Gran Bretagna, molte città stanno scegliendo la rotaia. «Come Legambiente non vogliamo entrare nel tipo di tecnologia che verrà scelta, c'è già una Commissione al lavoro che presenterà le varie opzioni - continua - noi diciamo che serve guida vincolata su corsia riservata per evitare, come accade con gli autobus imbottigliamenti nel traffico ed è questo che vogliono gli utenti. Bus elettrici? Sono il futuro ma oggi hanno poca autonomia e capacità di carico».
Altro nodo da risolvere è quello del tragitto. «Dal 2013 abbiamo sempre sostenuto che la linea prevista deve necessariamente transitare da via Facciolati per il tram deve passare dove ci sono potenziali utenti, dove ci sono negozi, residenti, lavoratori - chiude Nicolello - serve che le persone lo utilizzino al posto dell'auto. Farlo transitare dall'Iris è una scelta facile ed economica ma rischia di trasformarsi in un boomerang dal punto di vista trasportistico».
L.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA A favore del tram e sostenendo il tracciato che passa da via Facciolati, è Legambiente. «E' l'unico mezzo veloce, puntuale e ad emissioni 0 che garantisce alta capienza di passeggeri - spiega Andrea Nicolello responsabile mobilità dell'associazione - una scelta che lascia il segno e la riprova arriva da quello in uso: l'utenza degli autobus tradizionale è calata, quella del tram ha acquistato 600.000 passeggeri in 5 anni perché veloce, puntuale e confortevole». Nicolello ricorda che in particolare in Francia ma anche in Germania e Gran Bretagna, molte città stanno scegliendo la rotaia. «Come Legambiente non vogliamo entrare nel tipo di tecnologia che verrà scelta, c'è già una Commissione al lavoro che presenterà le varie opzioni - continua - noi diciamo che serve guida vincolata su corsia riservata per evitare, come accade con gli autobus imbottigliamenti nel traffico ed è questo che vogliono gli utenti. Bus elettrici? Sono il futuro ma oggi hanno poca autonomia e capacità di carico».
Altro nodo da risolvere è quello del tragitto. «Dal 2013 abbiamo sempre sostenuto che la linea prevista deve necessariamente transitare da via Facciolati per il tram deve passare dove ci sono potenziali utenti, dove ci sono negozi, residenti, lavoratori - chiude Nicolello - serve che le persone lo utilizzino al posto dell'auto. Farlo transitare dall'Iris è una scelta facile ed economica ma rischia di trasformarsi in un boomerang dal punto di vista trasportistico».
L.M.
